Europa League: Torino a caccia dell’impresa con lo Zenit. Precedenti e probabili formazioni
Oggi alle sei del pomeriggio il Torino e lo Zenit Sanpietroburgo daranno il via alla fase di andata degli ottavi di finale di Europa League.
L’occasione è ghiotta per i Granata e la sua valenza storica da un sapore in più alla gara. Il Torino, infatti, non raggiungeva una fase finale di un torneo europeo dal lontano 1994 quando, durante l’allora Coppa delle Coppe, fu battuta dall’Arsenal. In ogni modo Ventura si dice pronto all’impresa.
Dopo l’emozionante impresa in Spagna al San Mames contro L’Athletic di Bilbao (che qualche giorno fa a domicilio ha battuto lo stesso Real, ndr.) si presenta contro lo Zenit con grande entusiasmo.
La squadra russa non è certo un avversario facile, considerando come il ranking Uefa lo collochi al 16esimo posto (primo tra i club in corsa all’Europa League), ben più in alto del modesto 85esimo dei Granata, per inciso posizione più bassa di chi è rimasto in corsa in questi ottavi.
Un club dalle possibilità economiche immense, alle spalle l’impero Gazprom, dominatore in Patria da almeno un quinquennio. Anche quest’anno, infatti, si trova primo in classifica a sette punti dal CSKA Mosca e a nove dalla Dinamo Mosca, giunto agli ottavi dopo aver surclassato gli Olandesi del Psv, nello scontro diretto con una doppia vittoria. Zenit leggermente più riposato (ma, spesso, come sappiamo le squadre stentano a ritrovare il ritmo dopo la pausa), vista la sospensione del campionato russo per questioni di clima, non sembra voler lasciar scappare l’occasione di arrivare ai quarti di finale.
Difficile, visto il livello della rosa, indicare qualche individualità sulle altre. impossibile, però, non citare almeno il brasiliano Hulk, seppur deludente al mondiale casalingo, autentico crac mondiale, il belga Witsel (con lui anche il compagno di nazionale Lombaerts) prelevato dal Porto per la cifra record di 40 milioni, gli ex Benfica e City Garay, uno dei migliori protagonisti dell’Argentina in Brasile, e Javi Martinez, o ancora il portoghese Danny o il Venezuelano Rondon. Tanta roba a cui si aggiungno le vecchie conoscenze della serie A Domenico Criscito ed il portoghese, ex Siena, Neto, oltre ad un manipolo di nazionali di casa fra i quali Malafeev, Satov, Fajzulin (out nella prima) e gli eterni Arshavin (anche lui indisponibile nella gara di stasera), Kerzakov e Tymoščuk, quest’ultimo Ucraino
Il tutto miscelato in un 4-2-3-1 dalla panchina da chi, seppure inciampato in premier, viene designato come il legittimo successore di Mourinho, il portoghese e l’allenatore portoghese Villa Boas.
Di contro un Torino intenzionato a resistere a San Pietroburgo con il cuore dei suoi giocatori. Granata, nonostante lo stop di Udine che ha infranto una serie positiva che proseguiva ininterrotta dal derby, reduce daun periodo di forma e gioco sicuramente confortante. Ventura rinuncia al turn-over per una squadra che dovrebbe apparire molto simile a quella delle ultime uscite, eccezion fatta per l’inserimento di Maskimovic, al posto di Bovo, a completare la difesa a 3 insieme a Glik e Moretti, e per il rientro, dopo il riposo nel match del Friuli, per Darmian. In mezzo ci dovrebbero essere Gazzi ed El kaddouti, con Benassi, lievemente favorito su Vives. Ballottaggio anche in avanti dove, accanto a Quagliarella, dovrebbe scendere in campo Martinez, preferito a maxi Lopez.
Ecco le probabili formazioni.
Zenit San Pietoburgo (4-2-3-1) – Lodygin – Smolnikov, Neto, Garay, Criscito – Javi Garcia, Witsel – Hulk, Danny, Shatov -Rondon
A disp.: Malafeev, Lombaerts, Rodic, Tymoshchuk, Mogilevts, Ryazantsev, Kerzhakov Allenatore:André Villas-Boas
Torino (3-5-2) Padelli – Maksimovic, Glik, E. Moretti – Darmian, Benassi, Gazzi, El Kaddouri, Molinaro – Quagliarella, Martinez.
A disp.: Castellazzi, C. Bovo, Jansson, Vives, Farnerud, Maxi Lopez, Amauri. Allenatore: Ventura
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