Nella terza giornata dell’Europeo di basket l’Italia di Simone Pianigiani torna grande e batte la Spagna di Sergio Scariolo, che bagna così con una sconfitta la sua prima partita ufficiale contro la nazionale italiana.
Gli Azzurri, pur privi del capitano Datome e con Belinelli che ha sciolto i dubbi sulla partecipazione alla gara solo poche ore prima della stessa, hanno disputato una gara tutta cuore e coraggio, mettendo 105 punti ad una squadra che era la favorita del girone e che dal canto suo non ha mollato sino alla fine, aggrappandosi ad un immenso Pau Gasol da 34 punti, che ha dominato in area, seppur contenuto da Bargnani e Cusin. L’Italia ha risposto con un Gallinari ancora una volta strepitoso, che ha iniziato con calma la sua gara cercando di mettere in partita i compagni, ma finendo con uno score personale di 29 punti, frutto anche di un ottimo 13 / 14 ai liberi frutto degli 11 falli subiti, a cui aggiunge 8 rimbalzi e 6 assist. Belinelli dal canto suo è esploso dopo l’intervallo mettendo a segno 25 dei suoi 27 punti totali, con precisione chirurgica da tre punti, alcuni proprio allo scadere dei 24 secondi dell’azione. Bargnani oltre alla buona difesa su Gasol, ha messo a segno 18 punti, di cui 10 nel quarto di apertura a rispondere ai 12 che, sempre nello stesso periodo, aveva segnato Gasol. Ma nel complesso è stata tutta la squadra a rispondere “presente” alla chiamata alle armi di questa gara, con gli azzurri fortemente stimolati anche dall’avversario che si trovavano di fronte.
Cusin, Hackett, Aradori e Melli, quando chiamati in causa, hanno fornito un contributo preziosissimo, sia in termini di punti che di intensità difensiva, e Gentile e Cinciarini, che formavano il quintetto base con i tre NBA, hanno fornito un contributo eccellente.
Con le due vittorie in tre giornate l’Italia si trova ora al terzo posto in classifica e guarda alla gara odierna contro i padroni di casa della Germania con fiducia, sapendo che una vittoria varrebbe l’automatica qualificazione agli ottavi di finale, con la speranza anche di classificarsi al terzo posto.
La gara contro la Spagna è iniziata bene con gli spalti della Mercedes Benz Arena che erano colorati quasi tutti di azzurro. Belinelli è in campo, dopo i dubbi della vigilia, e questo è già un aspetto positivo, come quello di un Bargnani carico in difesa e positivo in attacco, dove i compagni lo cercano molto. La Spagna, come da piano tattico di Scariolo, mette molti palloni sottocanestro e Gasol prende molti falli, andando per 8 volte nel quarto sulla linea della carità.
L’Italia scappa a + 4 sul 5-9, poi è la volta della squadra iberica a prendersi 4 punti di vantaggio, sul 15-11. Primi cambi per Pianigiani quando mancano 40 secondi alla fine del quarto e chiusura del periodo con vantaggio spagnola, 20-19.
In avvio di seconda frazione paghiamo la fiscalità della terna arbitrale con falli di Aradori e Melli, poi l’Italia allunga grazie alle iniziative di Gallinari ed una tripla di Gentile, che portano di nuovo gli Azzurri a + 5 quando sono stati giocati 3 minuti del secondo quarto. La formazione di Sacriolo riduce il gap ad un solo punto grazie a due buone conclusioni di Hernangomez e l’Italia, carica di falli, manda spesso gli spagnoli in lunetta, che non si fanno pregare a segnare, ma dall’altra parte anche Gallinari fa percorso netto sempre dai liberi e l’Italia resta agganciata. In questo frangente Hackett deve uscire per infortunio e va negli spogliatoi ma rientra prima della pausa, alla quale la Spagna arriva con un +3, 45 – 42, che fa comunque sperare il meglio per l’Italia, che ha subito principalmente in area, mentre è stata molto più precisa degli Spagnoli da fuori.
La ripresa dei nostri è da applausi; dopo che la Spagna segna i primi due punti con Ribas, piazziamo un pesante parziale di 15 – 0 all’interno del quale ci sono 11 punti di Belinelli. L’ex San Antonio Spurs conclude delle buone circolazioni di palla degli azzurri e l’Italia si issa a + 10. Il 2° e 3° fallo di Bargnani in pochi secondi costringono al cambio con Cusin, ma la difesa azzurra non perde intensità. Poco dopo anche gentile incappa nel 3° fallo e si becca anche il tecnico che lo costringe in panca. La Spagna piazza un 5 – 0 tutto di Fernandez, ma Belinelli è sontuoso e risponde per le rime allo spagnolo, e Gallinari manda Cusin a schiacciare a canestro con relativo libero aggiuntivo. Belinelli ne segna 17 nel quarto e l’Italia si affaccia agli ultimi 10 minuti con altrettanti punti di vantaggio.
In avvio di ultimo periodo Bargnani porta lì’Italia a + 12, poi però incappa nel quarto fallo. Con la Spagna che passa a zona ci pensano ancora Gallinari e Belinelli, mentre dall’altra parte Gasol continua ad essere il punto di riferimento dei suoi, Cusin e Barganani devono lasciare il campo per falli, e c’è tempo anche per Melli di mettersi in mostra così come Gentile che trova due volte di forza la via del canestro ed Aradori che è glaciale dalla lunetta mettendo i punti della staffa. Finisce 105 – 98 per una grande Italia. Nelle altre gare della giornata i padroni di casa della Germania hanno perso contro la Turchia, mentre la Serbia ha fatto un sol boccone dell’Islanda ed ora comanda il girone con 3 vinte e 0 perse. Turchia ed Italia seguono con 2 vittorie ed una sconfitta, Spagna e Germania con una vittoria e due sconfitte, mentre l’Islanda è il fanalino di coda con zero vittorie.
Nel gruppo C la Grecia ha vinto contro la Georgia mantenendo la sua imbattibilità, mentre la Georgia resta a quota 0 vittorie. Nelle altre due gare successi per la Croazia nei confronti della Macedonia e della Slovenia nei confronti dell’Olanda. La corsa al primato del gruppo resta ristretta a Grecia, Croazia e Slovenia, con queste ultime due a quota 2 vittorie ed una sconfitta, mentre per il quarto posto è scontro tra Macedonia ed Olanda, entrambe ad 1 vittoria e 2 sconfitte.
Nel girone A comanda la Francia con 3 vittorie, davanti a Polonia ed Israele con 2 successi ed una sconfitta, Finlandia e Bosnia con 1 vittoria e 2 sconfitte e la Russia inspiegabilmente ancora a quota 0.
Nel girone D regna grandissimo equilibrio con 4 squadre, Belgio, Repubblica Ceca, Lettonia e Lituania, con 2 vittorie ed una sconfitta, mentre l’Estonia ha 1 successo e 2 sconfitte e l’Ucraina chiude la classifica a quota 0.