Una legge modificata diverse volte.
Per tutto il mese di agosto e i per i primi undici giorni di settembre 2015, i legislatori locali avevano deciso di approvare il testo che riguardava il suicidio assistito.
Sono stati ben ventitré i voti a favore della suddetta legge, mentre undici quelli di coloro che erano contrari.
Il percorso legislativo però si è inceppato quando, la suddetta legge, è arrivata nella scrivania del governatore dello Stato americano, Jerry Brown, che si è dimostrato assai indeciso sul modo di procedere.
Per questo motivo, l’uomo ha deciso di rimanere in silenzio e di riflettere attentamente su come procedere in merito a questo difficile argomento.
Un cattolico in riflessione.
Jerry Brown, cattolico e seminarista, è dovuto rimanere in un lungo silenzio prima di prendere la decisione finale sulla legge.
Per poter capire quali fossero i vantaggi e gli svantaggi che derivano da questo provvedimento, il governatore della California ha deciso di consultare altri seminaristi, confrontando con loro il suo pensiero.
Brown ha sostenuto di aver analizzato la legge da diversi punti di vista, in maniera tale che potesse prendere la decisione migliore per il suo Paese.
Solo dopo un mese di pensiero e riflessioni, la sua firma è stata posta nella legge del suicidio assistito.
Brown ha sostenuto che non saprebbe come comportarsi se lui si ritrovasse con una persona cara in una situazione dove la malattia ha preso il sopravvento sulla salute, ma ora vi è pure la possibilità di porre fine, in maniera legale, alle sofferenze di una persona malata.
Come funzionerà il suicidio assistito.
La nuova legge prevede che il paziente sia consapevole della scelta che sta per compiere: esso dovrà essere visitato da almeno due medici specialisti, che gli daranno gli diagnosi.
Qualora si prendesse la scelta di porre fine alla vita del paziente malato, al paziente verrà iniettato un siero letale: vi devono essere almeno due testimoni, di cui uno uno deve essere un parente, ed alcuni medici, che assisteranno appunto il paziente durante questo momento.
[…] tutti i media televisivi e i quotidiani hanno associato la parola eutanasia alla morte del Dj Fabo. A sgombrare i dubbi circa quanto accaduto nella giornata di ieri ci ha […]