F1 Gp di Spagna: torna la Super Mercedes, Rossa lontana con Vettel 3°. Per Alonso ennesima delusione
Nel Gran Premio di Spagna di Formula 1, la Mercedes torna a dominare gli avversari come mai era riuscita a fare quest’anno. La vittoria ottenuta dalla Ferrari di Vettel in Malesia sembra aver di fatto risvegliato la squadra tedesca, forse intorpidita dai facili successi dello scorso anno.
Il terzo posto dello stesso pilota tedesca al termine della gara sembra essere una magra consolazione, visti gli oltre 40 secondi di distacco dall’avversario. Rosberg ha vissuto un week-end perfetto, partendo in pole e conducendo la gara dal primo all’ultimo giro davanti al compagno di squadra Hamilton. Nuova delusione per Alonso, costretto mestamente al ritiro davanti ai suoi tifosi. L’addio alla Ferrari per andare in McLaren sembra essersi rivelata, fino ad oggi, un errore madornale. Prima un incidente che ha rischiato di costare caro allo Spagnolo, poi zero punti conquistati in 5 gare. Il percorso, per Alonso, sembra essere irto di ostacoli. Hamilton paga, invece, una brutta partenza e un problema avuto durante il primo cambio gomme.
Al semaforo verde Rosberg scatta benissimo, chiudendo senza problemi in testa la prima curva e iniziando una gara solitaria che lo condurrà fino alla bandiera a scacchi. Alle sue spalle partenza al rallentatore per il compagno di squadra Hamilton, bruciato da un ottimo Vettel, molto reattivo al via. Anche Raikkonen ha uno spunto eccellente, che gli permette di issarsi in quinta piazza davanti a Bottas. Le posizioni rimangono immutate fino al primo pit-stop, con Rosberg che è già riuscito ad accumulare un vantaggio di circa 7 secondi sugli inseguitori. A partire dal 14esimo giro le vetture iniziano ad entrare ai box, con Hamilton che si infila per primo ma è costretto a perdere circa 3 secondi per dei problemi di inserimento di una delle gomme posteriori. Alla fine del cambio gomme Vettel riesce a mantenere la seconda posizione, mentre Bottas si ritrova davanti a Raikkonen che, a sua volta, precede l’altra Williams di Massa.
Tra i piloti di testa il Finlandese è l’unico ad aver optato per delle gomme dure; i suoi avversari hanno scelto le medie. Nel frattempo, Rosberg continua ad inanellare giri veloci, aumentando progressivamente il vantaggio su Vettel, che inizia ad essere minacciato da Hamilton. Si arriva al 28esimo giro, che vede il ritiro di Alonso (è il primo ritiro della gara), costretto a rientrare ai box per problemi ai freni. A sorpresa, al 34esimo giro, Hamilton sceglie di rientrare a cambiare le gomme, montando le dure. Cambia, così, la sua strategia di gara che passa dalle 2 alle 3 soste; una scelta che si rivelerà vincente. Le dure, infatti, consentono al Britannico di cambiare passo; rientrato in pista alle spalle di Raikkonen e di Bottas, li raggiunge e sorpassa in pochissimi giri, mettendosi all’inseguimento della Ferrari di Vettel. In 5 giri riesce a ridurre il suo distacco dal Tedesco di 10 secondi. Le altre vetture si fermano per il secondo pit-stop (l’ultimo della loro gara) a partire dal 41esimo giro. L’ultimo a rientrare è un tranquillo Rosberg, che torna in pista alle spalle del compagno di squadra. Dopo il cambio, Vettel si ritrova in terza posizione, mentre Raikkonen è sopravanzato anche dalla seconda Williams, quella di Massa, salvo poi riuscire a passarlo.
Gli ultimi giri vedono le due Mercedes darsi battaglia solamente a suon di giri veloci, visto che il distacco è ormai incolmabile per Hamilton. Dopo la terza sosta l’Inglese rientra con un distacco di 20 secondi, con Vettel terzo distanziato di 10 secondi. L’unica emozione è regalata da Raikkonen, che riesce a recuperare secondi importanti su Bottas. Ma 6 giri alle spalle dell’avversario non sono sufficienti per trovare il pertugio giusto. Rosberg conclude la gara tagliando la bandiera a scacchi con 17 secondi di vantaggio su Hamilton, mentre Vettel arriva a 27 secondi dall’inglese. Alle loro spalle Bottas, Raikkonen e Massa.
In classifica, Hamilton è saldamente in testa con 204 punti, seguito da Rosberg a 157 e da Vettel a 145. Più staccato Raikkonen, quarto a 94 punti, con l’altro finlandese Bottas a quota 72.
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