Proprio i bot e i troll provenienti dalla Russia hanno alimentato il dibattito sulla vaccinazione obbligatoria, con lo scopo di alimentare la nascita delle nuove fake news.
Tra le notizie false più famose nate proprio in quel periodo spicca la correlazione tra l’autismo e i vaccini. Una correlazione priva di fondamenta scientifiche, come già più e più volte dimostrato.
A occuparsi della ricerca ci hanno pensato gli studiosi della George Washington University della Capitale degli USA. Secondo loro, la diffusione delle notizie fuorvianti aveva un unico scopo: quello di creare la divisione nella società per orientarla verso il voto. A dire il vero, l’individuazione degli illeciti russi è arrivata in modo abbastanza casuale, mentre gli esperti dell’università lavoravano proprio sul miglioramento della comunicazione tra i ricercatori e i vari operatori sanitari.
Secondo lo studio effettuato, i troll russi hanno tentato d’interferire in modo attivo nelle elezioni statunitensi e, in parallelo, hanno anche diffuso sui social network molte notizie false relative ai pericoli collegati all’autismo. Secondo quanto riporta la ricerca, i troll russi avrebbero “ingaggiato” nel dialogo degli utenti con opinioni molto divergenti creando ad arte delle violente discussioni tra i contrari e i favorevoli.
In questo modo cercavano di polarizzare l’opinione pubblica su un tema alquanto delicato per la salute. I ricercatori si sono preoccupati di esaminare quasi 2 milioni di tweet tra il 2014 e il 2017 su un tema abbastanza spinoso sia negli USA che in Italia, individuando come talvolta le informazioni fosse manipolate ad arte. L’analisi dei post pubblicati restituisce l’impressione di quella che si può considerare come un’influenza montata ad arte per accendere il dibattito, – spiega David Broniatowski, – esperto di comunicazione proprio dell’Università di Washington. Egli stesso spiega che questo tema è stato utilizzato proprio per alimentare le divisioni nella società americana e prepararla alle elezioni.