Joseph Blatter, il “padre padrone” della Fifa, appena rieletto nelle votazioni di Zurigo, ed in carica sulla poltrona di Presidente del massimo organo calcistico dal 1998, a solo 4 giorni di distanza dalla sua elezione si è dimesso, dichiarando che con queste sue dimissioni vuole favorire un rinnovamento profondo nell’ente da lui presieduto. Nello stesso tempo ha comunicato che le nuove elezioni si terranno nel più breve tempo possibile, ed a norma di statuto continuerà ad amministrare la Fifa sino a quando non sarà stato eletto il successore.
Le dimissioni di Blatter, certamente inattese dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi, arrivano a seguito dell’indagine dell’Fbi che ha portato all’arresto, la settimana scorsa, all’immediata vigilia delle elezioni, di sette membri della Fifa, accurati di corruzione in relazione sia all’assegnazione dei Mondiali, che alle sponsorizzazioni.
La comunicazione di Blatter è stata fatta durante una conferenza stampa che si è tenuta a Zurigo, e Blatter ha parlato del grande appoggio che aveva ricevuto durante l’ultima votazione,ma anche del fatto che questo appoggio non era condiviso da parte di molti, e specialmente da parte di importanti federazioni europee, e per questo si è sentito in dovere di offrire questa “rinuncia”, nel tentativo di “ripulire”, sia l’immagine della Fifa che la Fifa stessa.
Una decisione che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma che potrebbe davvero dare una svolta alle vicende dell’ente calcistico, che ora è chiamato veramente a vincere la sfida contro la corruzione.
Una sfida che si vince solo con un ampio rinnovamento interno, come ha precisato lo stesso Blatter. Ora la sequenza delle azioni prevede un Congresso straordinario, che il presidente si è impegnato a convocare prima possibile, naturalmente in accordo con quanto prevede lo statuto della Fifa.
Nel corso dello stesso Blatter presenterà ufficialmente le proprie dimissioni, ed ora, come ha detto, vuole impegnarsi strenuamente nelle riforme, che erano già state chieste ed avviate, ma che evidentemente non sono state sufficienti per evitare questo problema alla Fifa.
I tempi del congresso straordinario non sono stati ancora precisati, ma quello ordinario che è già in programma per il prossimo anno, il 13 Maggio a Città del Messico, è stato ritenuto troppo lontano. Nello stesso tempo Blatter ha affermato che si deve dare il tempo per la presentazione dei candidati, e per la loro “campagna elettorale”.
Intanto, poche ore prima, il New York Times aveva riportato una indiscrezione secondo la quale gli inquirenti statunitensi ritengono l’alto rappresentante Fifa che effettuò il trasferimento dai conti della Fifa a quelli privati dell’ex vicepresidente Jack Warner, sia Jerome Valcke, il Francese che occupa la carica di segretario generale della Fifa.
Con il coinvolgimento nell’indagine di Valcke, che non è stato comunque ancora reso ufficiale, restava difficile escludere che anche il numero 1 della Fifa, Presidente da anni, fosse completamente ignaro di quello che stava accadendo all’interno della federazione internazionale.
Blatter ha dichiarato di aver effettuato una profonda riflessione riguardante sia gli anni della sua presidenza che quelli trascorsi in totale, circa 40, all’interno della Fifa, e di amare la federazione che è stata gran parte della sua vita, in modo assoluto, e proprio per fare ciò che è meglio, non solo per la Fifa stessa, ma per tutto il mondo del calcio, comprendendo quindi i giocatori, le società ed i miliardi di tifosi mondiali di questo sport, ha deciso di fare questo passo.
Prima delle elezioni che lo hanno riconfermato presidente, un passo indietro, rinunciando a partecipare all’elezione, gli era stato richiesto anche da parte di Michel Platini, presidente Uefa, con l’appoggio di diverse grandi federazioni europee. Ora si attendono le mosse degli avversari di Blatter e di conoscere chi si candiderà alla prestigiosissima, ma ingombrante poltrona di presidente della Fifa, una federazione che conta più paesi affiliati dell’ONU.