Il susseguirsi di strani fenomeni verificatesi in diversi continenti inizia a preoccupare moltissime persone. Le morti in massa di animali di diverse specie sembra, infatti, avere molto più che una semplice spiegazione razionale. Ma cosa succede nel mondo? C’è chi crede siano solo coincidenze o fenomeni legati all’alto tasso di inquinamento, c’è invece chi che tutto questo faccia parte di un disegno ben preciso i cui segni stanno appena iniziando a manifestarsi: l’Apocalisse.
La moria di animali non è un fenomeno che si è verificato solo di recente, anzi, è iniziato già da due anni e ha coinvolto moltissimi esperti e scienziati che sono ancora alla ricerca di una risposta razionale e scientifica ad un avvenimento che per molti sfocia nell’ambito del paranormale. Tra le ipotesi non scientifiche più diffuse aleggia ancora l’ombra dell’ingombrante profezia Maya che segnerebbe il destino fatale della Terra proprio il prossimo ventun dicembre. La moria degli animali sarebbe, infatti, l’avvertimento che qualcosa sta cambiando, che la fine del Mondo, almeno così come lo conosciamo, è vicina. Ma la tesi della civiltà pre-colombiananon è l’unica a generare consenso da parte dei credenti nell’inspiegabile. Vi è infatti una teoria più accreditata che si fonda su un testo che tutti noi conosciamo e che è una delle basi della religione cristiana: stiamo parlando dell’Apocalisse di Giovanni.
La teoria apocalittica ha, infatti, molti più seguaci poiché fondata sulla religione e sul fatto che prima o poi dovrà esserci un giudizio universale che porrà fine ai mali della terra ristabilendo l’equilibrio celeste. Ebbene i fenomeni accaduti negli ultimi due anni riconducono proprio a questo: il giudizio finale si avvicina e questi sono i primi segni del suo arrivo. Tra i più drammatici episodi inerenti la moria di animali, in particolar modo di pesci e uccelli, basta ricordare le cento tonnellate di sardine e pesci gatto trovati morti sulle coste del Brasile, o i quattrocentocinquanta merli trovati morti a Baton Rouge in Lousiana (USA) e gli altri tremila trovati sui tetti di una piccola cittadina dell’Arkansas, Beebe.
Ma questi non sono affatto gli unici fenomeni: la moria di uccelli, pesci, crostacei e mammiferi non si è mai interrotta dal 2010, e la lista dei posti in cui tale fenomeno è accaduto sarebbe lunghissima. Tra questi basta ricordare che figura anche il nostro paese protagonista della morte di cinquecento tortore ritrovate nelle strade di Faenza, in Emilia. Le domande da porsi sono davvero molte: è davvero l’inizio della fine di tutto ciò che ci circonda? Purtroppo la risposta a questo interrogativo non ci è concessa darla, qualunque sia la spiegazione a questo fenomeno scientifica o no, che si tratti di inquinamento, inversione dei poli, profezie Maya o Apocalisse, l’unica certezza è che qualcosa sta davvero cambiando in peggio ed è proprio il nostro pianeta il primo che ci sta avvertendo del pericolo.