Dopo Digione è toccato a Nantes dover fare i conti con la paura per un atto di violenza di matrice religiosa. Un uomo ha infatti volontariamente lanciato il proprio mezzo, un camioncino, contro i passanti che stavano facendo acquisti in un caratteristico mercatino di Natale della città. Il bilancio provvisorio è di undici persone ferite e cinque di queste sarebbero in condizioni molto serie.
Secondo quanto affermato da chi ha assistito alla scena, l’uomo alla guida del furgoncino, al momento di compiere l’insano gesto avrebbe urlato frasi inneggianti ad Allah, tra cui la nota “Allah Akbar”, che anche chi non è esperto di questioni liturgiche ha imparato in questi anni a conoscere e il cui significato è “Allah è grande”.
L’uomo ha poi tentato di togliersi la vita in un modo raccapricciante, pugnalandosi diverse volte. Quanto accaduto fa seguito ai fatti di Digione, dove alla fine della settimana scorsa un quarantenne ha ferito tredici persone investendole con la propria autovettura e inneggiando ad Allah. L’uomo è stato poi arrestato ed è stato reso noto che era già conosciuto dalle autorità di polizia e da quelle sanitarie a causa di alcuni precedenti penali e di alcuni problemi psichiatrici acclarati.
Le autorità francesi hanno cercato di tranquillizzare l’opinione pubblica, ma è chiaro che l’allerta è massima e le parole del presidente Hollande, il quale ha dichiarato che “il rischio attentati è il più alto da molti anni a questa parte”, fanno capire come la Francia si trovi probabilmente a scontare il fatto di essere l’unico paese del Vecchio Continente a bombardare le postazioni dello Stato Islamico, in appoggio agli USA.
Inoltre, secondo gli analisti, il Paese è assai esposto a causa del proprio impegno nel contesto africano, dove forte è l’azione per impedire che il Mali finisca in mano agli estremisti islamici, e per alcune leggi molto discusse, come quella che ha reso illegale il velo nei luoghi pubblici. Nel Paese si contano circa 6 milioni di persone che professano la religione islamica, cifra che nessun’altro paese europeo raggiunge.
