Francia: vince Sarkozy, la Le Pen non sfonda, ma entrambi chiedono le dimissiono del Governo
Il risultato del primo turno delle elezioni provinciali, tenutosi in Francia nella giornata di ieri, ha sorriso a Sarkozy, che è riuscito ad arginare l’ascesa di Le Pen.
Il Partito dell’ex inquilino dell’Eliseo. l’Ump, ha ottenuto un risultato inatteso alla vigilia, smentendo molti scettici. Ad esultare è stato il premier Valls, che ha voluto sottolineare come attualmente, nel Paese transalpino, l’estrema destra non sia in grado di rappresentare il primo partito. Dietro all’Ump si è piazzato il “Front National” di Marine Le Pen; la speranza di quest’ultima era quella di confermare il risultato delle elezioni europee tenutesi nel 2014, quanto lo stesso Partito riuscì ad essere quello più votato in Francia.
In questo caso, le aspettative sono state deluse, seppure i risultati in termini di voti siano accettabili. Per quanto riguarda il partito socialista, questo ha pagato la popolarità in forte discesa del Presidente François Hollande.
In questo caso le prospettive alla vigilia erano anche peggiori; l’attesa disfatta, invece, non si è verificata. Le stime relative al voto di domenica vedrebbero l’Ump in testa con il 31% delle preferenze, grazie anche all’alleanza con il piccolo partito di centro, l’Udi. Superato di qualche lunghezza il Front National, fermo a 24,5, e il Ps, con il 19,6%. Sarkozy ha indicato come il voto abbia espresso pienamente il desiderio dei Francesi di cambiare il Paese.
Ha voluto anche lanciare una frecciata a coloro che hanno dato il loro voto all’Fn, dichiarando come il Partito scelto non potrà fornire loro le risposte attese. L’obiettivo dello stesso Sarkozy è quello di invertire la proporzione delle province sotto il controllo dei due schieramenti. Al momento, infatti, la Sinistra detiene il 60% delle stesse. Le stime fatte dalla società “Opinionway” sono ottimistiche; sarebbero addirittura 71 su 90 le province a passare a destra. Il penultimo Presidente francese, grazie ai risultati appena ottenuti, vede anche rafforzare la sua posizione all’interno del partito; un ottimo viatico per proporsi come candidato alle elezioni presidenziali del 2017.
Questo è dovuto anche alla sua “virata” a destra nel corso della campagna elettorale; una delle scelte ad aver maggiormente sorpreso è stata la decisione di eliminare piatti alternativi per i bambini musulmani all’interno delle mense scolastiche.
Le Pen, dal canto suo, pur puntando al 30% di preferenze, raggiungendo il 24,5% ha comunque quasi confermato i precedenti risultati delle Europee. Per tale motivo ha voluto chiedere a Manuel Valls di dimettersi, visti i pessimi risultati ottenuti dal suo Ps. Il meccanismo dl voto, inoltre, potrebbe impedire allo stesso Front National di imporsi nelle province, mentre i cantoni ottenuti sono già 4; confrontato con l’unico cantone delle precedenti elezioni europee, il risultato non è affatto malvagio. Il partito socialista, che ha sfiorato il 20% dei consensi, pur non rappresentando un risultato positivo, migliora quanto fatto registrare alle europee, anche se far peggio era oggettivamente difficile (14%).
A condannare il partito è stata l’assenza di alleanze nel primo turno; erano numerose le formazioni della sinistra alle quali si poteva fare appello, dai Verdi al “Front de gauche”. Valls ha voluto segnalare agli elettori che ancora credono nell’operato del suo Partito come agire qualora dovesse verificarsi un ballottaggio con un candidato del Front National richiesta di Valls è quella di votare il rivale, anche nel caso in cui quest’ultimo appartenga all’Ump. Si tratta di una posizione diametralmente opposta a quella di Sarkozy, che ha nuovamente indicato come la sua strategia sia quella di preferire delle schede bianche piuttosto che regalare voti all’Fn e al Ps.