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Gatto Silvestro e i 70 anni a caccia di Titti. Nasceva nel 1945 il gatto più simpatico dei fumetti

Era il 1945 e faceva per la prima volta la sua comparsa in tv uno dei gatti più amati di sempre: Gatto Silvestro.

Il suo debutto, infatti, avvenne nel film “Life with feathers“: il suo nome originale è Silvester J. Pussycat Sr. e in breve tempo diventa un mito per i bambini, ma non solo, che si divertono a guardarlo, ridendo delle sue disavventure alla caccia del simpatico canarino Tweety, Titti in italiano, con cui forma una delle migliori coppie protagonista-antagonista della storia televisiva animata. Un predatore dal cuore buono, che infonde tenerezza e simpatia per la sua buffa maniera di procurarsi quello che a lui sembra un goloso bocconcino.
Gatto Silvestro è un’invenzione degli animatori della Warner Bros, in particolare del disegnatore Friz Freleng, che per la sua invenzione ha sempre ammesso di essersi ispirato al suo micione domestico che, come tutti i gatti di casa, trascorre una placida vita tra poltrona e davanzale alla ricerca di una preda da mettere sotto gli artigli, quasi incapace di cacciare e, per questo, in apparenza frustrato o, per lo meno, questo è quello che ha immaginato il disegnatore.
Silvestro è un gatto goffo, simpatico e fin dei conti buono, che per cercare di mettere tra le sue grinfie il canarino Titti ne combina di tutti colori senza apprezzabili risultati. Gli stratagemmi messi in campo dal gattone bianco e nero sono innumerevoli, ma non sono mai stati capaci di permettere a Silvestro di acchiappare l’arguto canarino, anche grazie all’intervento della signora Granny, una donna che si presume essere anziana ma di cui, per scelta narrativa, i creatori hanno sempre evitato di mostrare il volto.
La signora ha un amore sconfinato per i suoi due animali ma, come è normale in un cartone animato, si schiera sempre dalla parte del personaggio apparentemente più debole, che in questo caso è l’uccellino, colpendo sovente il gattone con ombrelli e bastoni.
Un altro personaggio di rilievo nella saga di Gatto Silvestro è sempre stato Ettore, un grosso bulldog, che con suo figlio si adopera per tenere lontano il gatto dal canarino. Ettore non brilla per intelligenza ma è forte e, quando si trova faccia a faccia con il suo acerrimo nemico Silvestro, ha sempre la meglio. Tuttavia, Gatto Silvestro è un personaggio scaltro e non mancano le occasioni in cui, sfruttando la sua intelligenza, riesce a giocare dei divertenti tiri mancini al nerboruto nemico a quattro zampe.

In 70 anni di vita, Gatto Silvestro e i suoi strampalati compagni di avventure ne hanno combinato di tutti i colori, divertendo intere generazioni di bambini e di bambini che sono diventati adulti ma che, appena possono, non disdegnano di trascorrere qualche minuto di relax davanti alla tv per assistere alle peripezie del gattone col naso rosso.
Il cartone animato è un cult e la sua frase più famosa:

“Oh, oh, mi è semblato di vedele un gatto”,

pronunciata dal canarino Titti con estrema non curanza quando Silvestro si accinge a sferrare uno dei suoi soliti attacchi, è diventata quasi iconica, utilizzata anche in contesti esterni al cartone animato.

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