Cresce l’allarme droga a Genova, all’indomani delle dichiarazioni del procuratore capo Francesco Cozzi. Il pericolo maggiore è nelle scuole e nel centro storico, interessati i ragazzi più giovani.
Iniziazione alla droga. In questi termini ha parlato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri presso il capoluogo ligure, in occasione della presentazione del bilancio del Centro di solidarietà di Genova (Ceis). Cozzi ha fatto riferimento al fenomeno crescente della droga venduta a 1 euro, un modo per avvicinare quanti più ragazzi possibili al mondo dello spaccio, che ancora oggi in Italia rappresenta l’industria più florida del nostro Paese (in relazione al traffico di droghe in mano alle organizzazioni criminali di mafia, camorra, ‘ndrangheta e specifici gruppi stranieri).
Pericolo maggiore fuori e dentro la scuola
Secondo quanto dichiarato dal procuratore capo Francesco Cozzi, il pericolo maggiore si registra fuori e dentro la scuola. L’obiettivo principale dei corrieri della droga è rappresentato dai giovani e giovanissimi, avvicinandoli durante le ore di lezione o al di fuori dei cancelli degli istituti scolastici. In alternativa, l’acquisto della droga avviene in pieno centro storico, laddove in teoria dovrebbero passeggiare gli abitanti insieme ai turisti in visita al capoluogo ligure. Il fine di Francesco Cozzi è di mettere a punto una strategia comune per arginare e porre fine al fenomeno dello spaccio di droga a 1 euro, che trova nei ragazzi più giovani l’obiettivo più sensibile.
Controlli al tappeto da parte dei carabinieri nel centro storico
Le parole del procuratore capo di Genova sono state anticipate alcuni giorni prima da una serie di retate da parte dei carabinieri nel centro storico del capoluogo ligure. Qui le forze armate hanno arrestato un uomo senegalese di 38 anni, trovato con otto dosi di crack e quattro di cocaina. Altri due pusher marocchini, entrambi sulla trentina, sono invece stati arrestati dopo aver consegnato cocaina a un cliente. Inoltre, i due erano in possesso di 400 euro, soldi derivanti dallo spaccio.