Come annuncia la rivista settimana Focus, si trattava di una bomba a chiodi che sarebbe stata creata dal ragazzo di cui non si sa nulla, a parte l’età e la provenienza. Si ipotizza però che, nonostante l’età, il giovane attentatore fosse già radicalizzato con i membri dell’Isis, e che molto probabilmente, dietro questa sua apparente iniziativa autonoma, ci fosse l’opera di uno dei militanti dell’organizzazione criminale.
La bomba avrebbe dovuto colpire la città dove lui è nato, ovvero Ludwigshafen, situata nella parte sud-occidentale della Germania. Il giorno scelto per l’attentato corrispondeva alla vigilia della prima domenica di avvento, ovvero al sabato 26 novembre, in quanto in questo giorno solitamente si tiene l’inaugurazione dei mercatini di Natale nelle principali città tedesche.
L’ordigno artigianale è stato poi ritrovato da un normale cittadino che si trovava a passare in un cespuglio nelle vicinanze della sede dov’è ubicato il Comune di Ludwigshafen poco più di una settimana dopo, precisamente nella data del 5 dicembre. Il passante che ha rinvenuto lo zaino con dentro la bomba ha provveduto così a segnalarla alle autorità competenti.
Il caso è ora affidato al dipartimento di Karlsruhe della procura federale generale che sta svolgendo le indagini per atti di terrorismo.
Durante l’estate scorsa, sempre un ragazzo 12enne nato a Ludwigshafen, venne catturato e messo in un centro giovanile con l’accusa di volere andare in Siria per poter realizzare la sua conversione all’Isis. Purtroppo però non è possibile affermare con certezza se si tratta dello stesso ragazzino oppure no.