Giosada protagonista al cinema: il vincitore di X Factor è nel film d’esordio di Fabrizio Pastore
GIOSADA AL CINEMA – Il suo nome è oramai costantemente sulle prime pagine dei quotidiani e i rumors sui suoi prossimi impegni artistici impazzano. Dopo aver confermato che non parteciperà al prossimo Festival di Sanremo, Giovanni Sada, meglio conosciuto col nome d’arte di Giosada, ha reso noto che esordirà presto sul grande schermo. L’ultimo vincitore di X Factor ha infatti svelato ai propri fan che farà parte del cast del film “Priso – Dove chi entra urla”, opera d’esordio del regista Fabrizio Pastore e che è stata girata interamente a Bari. Il 26enne cantautore pugliese ha tuttavia precisato che la partecipazione, in qualità di attore, a questo progetto cinematografico non interferirà in alcun modo con la sua attività musicale: di recente ha infatti presentato “Il rimpianto di te2, il primo singolo pubblicato a seguito del trionfo nel talent show di Sky Uno.
LA TRAMA DEL FILM – La pellicola diretta da Pastore è tratta da una racconto scritto da Alessandra Minervini ed è stata prodotta da ArifaFilm. Nel corso della presentazione alla stampa, avvenuta al Cineporto di Bari, oltre a rendere nota la partecipazione di Giosada, il regista ha ricordato anche che le riprese si sono concluse molto tempo prima dell’esplosione del cantautore ad X Factor e che, quindi, non si tratta affatto di un’iniziativa con finalità promozionali. Per quanto riguarda la trama, “Priso – Dove chi entra urla” racconta le vicende di un ragazzo problematico e che deve combattere contro le etichette che i suoi conoscenti gli hanno affibbiato nel corso degli anni. Priso è infatti considerato da tutti un fallito e il film seguirà il suo percorso di riscatto e di rinascita contro i pregiudizi e la diffidenza della sua stessa famiglia. “Ho conosciuto Giosada come musicista e mi sembrava che potesse essere la persona giusta per interpretare Priso” ha spiegato Pastore ai giornalisti presenti, aggiungendo che il vincitore di X Factor è stato perfetto nel portare in scena i sentimenti di ribellione e di fragilità del protagonista della pellicola.