“Sarebbe una disgrazia imperdonabile mandare una sopravvissuta come te in prigione”.
Così l’uomo ha commentato la vicenda scioccante della ragazzina. Pur essendo colpevole di omicidio, infatti, la giovane aveva sicuramente un movente plausibile per le sue azioni. L’uomo che ha pugnalato non era uno sconosciuto, ma il pedofilo che la stuprò quando era ancora bambina. La giustizia inglese era stata fin troppo clemente nei suoi confronti, condannandolo soltanto a 6 anni di reclusione. Non è stato questo, però, a far scattare l’ira della ragazzina. A farla reagire in questo modo sono state le provocazioni del suo aguzzino, che l’ha perfino ricontattata una volta uscito di prigione. L’uomo voleva informarla che adesso era di nuovo a piede libero e che aveva riottenuto la sua vita precedente.
Ecco perché la giovane, dopo aver saputo la notizia, ha deciso di farsi giustizia da sola. Armata di collera e coltello, si è recata a casa del pedofilo, a Bradford, e lo colpito direttamente sull’uscio della porta, con una freddezza impressionante, la giovane ha dichiarato chiaramente all’uomo ciò che avrebbe fatto. Prima di finirlo, infatti, la ragazzina ha pronunciato soltanto quattro parole: “ho intenzione di ucciderti”.
Nonostante la crudeltà dell’atto, però, il giudice inglese Jonathan Durham Hall non ha deciso di condannarla. L’uomo ritiene che la colpa sia delle autorità del Paese. Non solo la ragazzina non è stata protetta, ma il suo stupratore non ha pagato abbastanza per i suoi crimini.
Per questo motivo il giudice si è offerto di pagare le spese processuali del caso, preservando il futuro della giovane. Invece di andare in carcere, infatti, la ragazzina è stata mandata per due anni in un centro di riabilitazione per minori.