La crisi della Grecia e la sua uscita dall’euro sembrano scongiurate. Il primo annuncio che era stato raggiunto un accordo è arrivato su Twitter nella mattinata di ieri da parte di Charles Michel, premier belga, ed è poi stato confermato da Donald Tusk presidente del Consiglio UE.
Nel nuovo accordo, come ha dichiarato Angela Merkel, sono previsti aiuti alla Grecia tra gli 82 e gli 86 miliardi di Euro. Raggiunto l’accordo per il leader ellenico, però, non sono finiti i problemi, anzi. Tsipras si trova ora alle prese con la sinistra del suo partito, Syriza, e con gli alleati di governo, che non sono soddisfatti del piano e soprattutto delle tante (troppe?) condizioni poste al Paese, e vorrebbero scaricare il premier.
Le borse europee ed in generale l’economia hanno reagito positivamente alla notizia, con lo spread in calo. Lo stesso Primo ministro greco ha affermato che con l’accordo si è:
“Evitato il trasferimento di beni all’estero”.
Nel suo annuncio relativo all’intesa, Jean Claude Juncker ha sottolineato come sia stato accettato all’unanimità, anche se le trattative sono state lunghe e nello stesso tempo laboriose. Un risultato del quale il presidente della Commissione Europea si dice soddisfatto, così come di aver evitato l’uscita della Grecia dall’Euro. Lo stesso Juncker, per stemperare gli animi ha anche tenuto a precisare che al termine della trattativa non ci sono “nè vincitori nè vinti”. Nello stesso tempo ha parlato anche Dijsselbloem, il quale ha dichiarato che “Il Parlamento greco dovrà legiferare rapidamente“.
Dopo il raggiungimento dell’accordo non potevano mancare le parole di Angela Merkel, la quale ha dato conferma, sottolineando come “la strada sarà lunga e difficile“, indicando questo piano come un “piano A”, che quindi non prevede assolutamente l’esistenza di un “piano B”, cioè la possibile uscita della Grecia dalla zona Euro. Per quanto riguarda l’intervento finanziario a favore della Grecia, la Cancelliera tedesca ha annunciato che il piano vicino ai 90 milioni, sarà suddivisi in tre anni, e che 24 di questi miliardi di euro sono destinati alle Banche. Nelle parole della rappresentante tedesca non manca , però il riferimento alla supervisione all’operato dell’esecutivo ellenico da parte della “Troika”. La sospensione della supervisione era stata richiesta negli scorsi mesi da parte di Tsipras, e questo nuovo avamposto Ue a vigilare ( e limitare) la sovranità del paese sull’Egeo rappresenta una delle condizioni più invise a chi ha votato no, non più tardi di una settimana fa
Ora la palla passa in mano al parlamento ellenico che nel giro di pochi giorni dovrà approvare integralmente le condizioni che sono state concordate dal Governo, dopodiché, ad approvazione avvenuta, ci sarà una riunione anche del Bundestag nella quel si dovrà approvare il piano di aiuti alla Grecia. Angela Merkel ha anche affermato che se si renderà necessario:
“Siamo pronti a prendere misure supplementari di grazia per prolungare le scadenze del debito”.
Nel corso della discussione, come ha detto Pierre Moscovici, erano state analizzate anche eventuali possibilità di un “prestito-ponte”, mettendo al lavoro un gruppo di esperti che dovrà valutare tutti gli aspetti da quello politico, a quello della fattibilità tecnica, a quello legale. Questa possibilità si renderebbe necessaria per i tempi tecnici, almeno 4 settimane, per far diventare “operativo” l’accordo vero e proprio. Il Premier Tsipras si è dimostrato soddisfatto dall’accordo, dichiarando che grazie a questo la Grecia potrà tornare a godere di condizioni di “stabilità finanziaria”, e che il trasferimento di beni all’estero è stato evitato. Sulla scelta effettuata da Tsipras, che per ottenere dei nuovi finanziamenti per oltre 80 miliardi di euro, si è espresso anche il presidente francese Hollande, che l’ha definita coraggiosa.
Una serie di considerazioni positive, che trovano scarso riscontro a casa del Premier, però. Ad accendere le polveri, dopo poco, l’ex Ministro delle finanze Yanis Varoufakis, che arrivando ad evocare il golpe dei Colonnelli, ha liquidato la vicenda con un secco, “Tsipras ha ceduto“. Dimissioni da parte di Nikos Chounti, viceministro per gli Affari europei, mentre Panos Skourletis, Ministro del lavoro, ipotizzando la possibilità di elezioni a breve o alla creazione di un governo di scopo, ha manifestato apertamente anch’egli il proprio scontento:
“È un accordo che non ci rappresenta, non mi sento di accusare chi non riesce a dire sì a questo compromesso”.
Le prime reazioni nel paese ellenico sono state, infatti, fortemente negative, come dimostra la manifestazione tenutesi nelle ore dopo l’accordo e contraria all’intesa, ad un accordo definito da più parti “umiliante”, sia da parte della sinistra del suo partito che da parte degli alleati, con il rischio, più che concreto, di molti voti contrari a Tsipras in aula. Il voto del parlamento greco è atteso per la serata di mercoledì, e proprio in quell’occasione si terrà uno sciopero di 24 ore proclamato dai Sindacati dei dipendenti statali, che terranno anche una manifestazione in piazza Syntagma.
Le riforme che dovranno essere adottate dalla Grecia riguardano l’Iva, le pensioni e l’Istituto nazionale di statistica, Elstat. Oltre a questo la Grecia dovrà prevedere, in caso di deviazioni dal “surplus primario”, dei tagli alla spesa da effettuare con un sistema “semi-automatico“. Tutto questo dovrà essere approvato nella seduta di domani, mentre una settimana dopo, il 22 luglio è la data limite per l’approvazione della riforma del “codice di procedura civile” e del recepimento della Brrd, una direttiva che riguarda il “fallimento” degli istituti di credito.
Le reazioni immediate all’annuncio dell’accordo sono state il calo immediato a 117,4 punti dello spread tra i Btp ed i Bund, indice che poi in chiusura è tornato a quota 126,64, comunque inferiore a 135 con cui si era aperta la giornata di borsa. Positive anche le chiusure di tutte le borse europee.
Molte le reazioni anche in Italia, con Renzi che ha commentato come il raggiungimento di un accordo non fosse “scontato“, ed ha parlato di “una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione“, nella quale era presente anche il rischio di uscita della Grecia. Il Premier italiano ha concluso dicendo che il risultato raggiunto con la discussione è “importante e significativo“. Commenti positivi anche da parte di Laura Boldrini, presidente dell’assemblea di Montecitorio, mentre da parte del Movimento 5 Stelle ci sono state le dichiarazioni di Beppe Grillo, il quale ha scritto sul suo blog, parole che non lasciano spazio all’interpretazione:
“La democrazia è sospesa: l’umiliazione della Grecia è un monito per tutti i Paesi che vogliono il riconoscimento della loro sovranità. La strategia dell’eurogruppo, quella del terrore: colpirne uno per educarne 19 #ThisIsACoup, questo è un colpo di Stato”.
Lapidario anche il commento del leader della Lega, Matteo Salvini, secondo il quale l’accordo è “una buffonata”, e che serve solo a “regalare” altri 80 miliardi di euro, senza discutere delle vere problematiche della Unione Europea.