Funghi e castagne sono i frutti buoni e golosi del mese di ottobre da raccogliere nei boschidel Lago di Como. È piacevole trascorrere un tiepido pomeriggio d’autunno nei circa 220 ettari di brughiera che incornicia il Lario a contatto con i profumi e la semplicità della natura. In occasione dell’inizio della raccolta delle castagne, il presidente della Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi, ha affermato con orgoglio che le castagne sono tornate a essere una realtà importante sul Lario grazie al torimide. Questo piccolo parassita si nutre delle uova del cinipide e quando non trova più nutrimento si autoestingue. Racconta Trezzi: “Sembrava essersi abbattuta la scure del cinipide, un parassita di origine asiatica che aveva diminuito esponenzialmente il volume produttivo delle castagne negli ultimi anni, invece, grazie anche alla lotta biologica messa in atto dagli agricoltori, questo problema sembra essere in fase di superamento”. La Lombardia si appresta così a toccare un milione di kg per 30 milioni di castagne raccolte.
Il Comasco, con i suoi 143 ettari, è il secondo posto ideale per funghi e castagne tra le province dell’intera Lombardia. Allora zaino in spalla con tutto l’occorrente e rinfrescante Acqua Chiarella e vediamo quali sono i 5 boschi dove far incetta di castagne. Il primo itinerario porta alla parete nord del monte Legnone dove è situato il rifugio Scoggione. Il sentiero è tecnicamente facile ma impegnativo dal punto di vista fisico. La vista mozzafiato spazia dal lago di Como alla val Chiavenna fino alla bassa Valtellina. La passeggiata Lierna-Varennapassando per Ortanella regala uno degli scorci più belli su Bellagio e il lago di Como. Il sentiero è ben segnato e attraversa il bosco: non avrete difficoltà a raccogliere castagne. L’ultima tappa della via dei Monti lariani regala l’escursione Livo-Domaso. Si parte dal paesino e si arriva fino alla frazione di Trobbio, poi si scende a livello del lago e si scopre l’incantevole Domaso. Questo percorso permette di visitare gli angoli più selvaggi. Sulla sponda lecchese del Lago di Como, è possibile percorrere il sentiero del Viandante che collega Dervio e Bellano. L’alta quota assicura tranquillità e una vista spettacolare mentre si raccolgono le castagne. Un altro itinerario passa per il tempietto in stile romanico di San Fedelino, qui costeggerete il lago di Novate Mezzola nel parco naturale dei Piani di Spagna.
L’autunno porta con sé anche i funghi e sul Lago di Como si possono fare meravigliose passeggiate nella natura alla ricerca delle numerose varietà di funghi, in particolare del più pregiato e gustoso: il porcino. I raccolti 2016 sono stati scarsi, quest’anno invece sono abbondanti grazie al caldo record in estate e alle piogge di settembre che hanno reso umido il terreno. Cestino, coltellino e stivali è quanto vi serve per affrontare i boschi intorno a Bizzarone, Cavallasca, Drezzo, Uggiate Trevano e Ronago rinomati per la loro abbondanza. La vera casa del porcino è però la valle d’Intelvi al confine con la Svizzera. Qui potrete ammirare l’immensità della natura dalla vetta Sighignola, il cd. “Balcone d’Italia”. Un colpo d’occhio sul Lago di Como e sulle Alpi occidentali fino al Lago di Lugano. Gli alberi tra Cascina Amata e Mirabello, invece, offrono in maniera copiosa la morchella esculenta, un esemplare prelibato e molto costoso. I più ardimentosi possono spingersi nella Val Darengo che si estende fino al crinale svizzero. All’altezza dell’omonimo lago glaciale, ci sono due capanne non custodite: la Darengo e la Como. La ricerca dei funghi può richiedere una giornata, meglio dormire in una delle due capanne.