Cronaca

I pacchi bomba in Cina compiono una strage

La situazione in Cina risulta essere tutt’altro che sicura, visto quanto accaduto nel corso della giornata di mercoledì trenta settembre 2015. Durante la mattinata, infatti, ci sono state tredici esplosioni in posti differenti: un ospedale, un supermercato e una prigione, così come diversi altri luoghi.

Secondo quanto riportato dalle autorità, le esplosioni nel territorio cinese sono frutto di alcuni pacchi bomba che, una volta aperti, innescano un meccanismo che li fa appunto esplodere. Situazione che ha fatto in modo che le autorità vietassero, ai cittadini del sud della Cina, e precisamente di Liucheng, di aprire qualsiasi pacco sospetto recapitato tramite posta.

Le esplosioni hanno anche causato la morte di sette persone, anche se il bilancio delle vittime deve essere ancora stimato con precisione.
Decine, invece, i feriti che, trovandosi nel luogo dell’esplosione, sono stati colpiti dai detriti della bomba e dall’onda d’urto generata proprio dall’esplosione.
I pacchi bomba sembra non siano frutto di un atto di terrorismo, ma solo ed esclusivamente della mente contorta di un assassino freddo e spietato.
Sempre secondo le autorità, non vi è una motivazione sensata ed un filo logico che collega i vari posti dove sono stati recapitati i pacchi, come se questi luoghi fossero stati scelti casualmente.
La caccia all’uomo è subito scattata in Cina, una persona di trentatré anni è stata arrestata, in quanto ritenuta responsabile dell’atto criminale anche se, per ora, non sono state trovate delle prove incriminanti.
Nel frattempo, sul web sono state inserite alcune foto dell’accaduto: auto devastate e strutture distrutte, a causa appunto dell’esplosione, sono la dimostrazione di come la follia di una persona possa distruggere e mettere in ginocchio una città.

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