“Il bambino nel video è mio nipote”: svelata l’identità del piccolo apparso nell’ultimo video dell’ISIS
La notizia del bambino apparso nel nuovo video diffuso dallo Stato Islamico ha fatto il giro del mondo in poche ore ed ha nuovamente gettato l’Occidente nell’incubo dei foreign fighters. Grace, la figlia di Henry Dare, aveva lasciato l’Inghilterra ben quattro anni fa per partire alla volta della Siria al fine di sposare la causa dello Stato Islamico. Il Signor Dare, dopo aver riconosciuto il volto di suo nipote, non ha potuto fare altro che avvertire le autorità. L’uomo è chiaramente molto scosso ed ha dichiarato di non saper cosa fare per salvare suo nipote dalle mani dei terroristi. La madre del piccolo è cresciuta a Londra in una famiglia di origine nigeriana e di religione cristiana. Nulla avrebbe fatto pensare ad un epilogo come questo. Pare che il suo avvicinamento all’ISIS sia avvenuto on line. Ad aver rafforzato il suo desiderio di rimanere in Siria è stato anche il matrimonio con un combattente di origini svedesi.
Stando alle prime indiscrezioni, pare che il bambino apparso nel video possa essere il figlio della coppia. Per il momento, però, le informazioni sono a dir poco frammentarie e, dunque, formulare ipotesi realistiche è piuttosto difficile. Di sicuro, le immagini del piccolo hanno colpito moltissimo ed hanno dato prova del fatto che il pericolo del terrorismo è molto più vicino di quanto si possa immaginare. Non resta, quindi, che tentare di arginare il dilagante fenomeno dei foreign fighters. Grace è solo uno dei numerosi combattenti che hanno lasciato l’Europa e, più in generale, l’Occidente per combattere al fianco dello Stato Islamico. Ma cosa ci sarà da aspettarsi? Quale sarà l’evoluzione del flusso di combattenti che lasciano la propria casa per combattere una guerra di religione in cui non ci saranno né vincitori e né vinti? Per il momento, non resta che attendere. Una cosa è certa: nel video è stato palesemente minacciato il Primo Ministro inglese David Cameron a causa della “linea dura” del suo Governo nei confronti dell’ISIS.