“Il capitale umano” di Virzì candidato agli Oscar: l’Italia sogna una nuova statuetta
La notizia della candidatura all’Oscar 2015 del suo “Il capitale umano” è arrivata a Virzì in un giorno molto triste, quello dei funerali della mamma Franca. Il regista ha voluto, comunque, rilasciare un commento, dichiarando di sentire una grande responsabilità nel rappresentare l’Italia in un momento complicato per il cinema italiano.
“Il capitale umano” ha già fatto incetta di premi, ricevendo ben sette David di Donatello, sette Nastri d’argento e il Globo d’oro. Ora è in arrivo la sfida più difficile, quella per l’Oscar, che lo vedrà contrapporsi a pellicole importanti come “Due giorni, una notte” di Luc e Jean-Pierre Dardenne oppure “Saint Laurent” del regista francese Bertrand Bonello.
Altro avversario di livello sarà il film israeliano “Get, The Trial of Viviane Amsalem”, che tratta il tema delle difficoltà di ottenere un divorzio per le donne israeliane. Un altro film tra i favoriti è il polacco “Ida”, diretto da Pawel Pawlikowski.
Potrebbe costituire un vantaggio per il film di Virzì il fatto di essere una pellicola dal taglio decisamente internazionale, in quanto parla della crisi che sta attraversando diversi Paesi, non solo europei. Inoltre, è stato venduto in moltissimi Stati, 35, ed è un adattamento di un libro americano.
La storia narra le vicende di un immobiliarista che ha come sogno nel cassetto quello di entrare nel mondo della finanza e, per realizzarlo, non rinuncia ad indebitarsi; in seguito ad un incidente avvenuto la vigilia di Natale, però, tutto si complica.
Tra gli attori del film è da segnalare Valeria Bruni Tedeschi, che interpreta la moglie del protagonista, una ex attrice assolutamente priva di talento che è diventata una svampita signora; ottimo anche Luigi Lo Cascio nei panni di un professore molto entusiasta.
Nel film si intrecciano dramma e vita reale lasciando spazio, però, ad un umore nero in grado di far sorridere amaramente di fronte alla rappresentazione di un’Italia dalle mille sfaccettature, che comprende piccole e grandi truffe, pochi valori a cui aggrapparsi e un’incertezza sempre più crescente nei confronti del futuro.