I turisti in vacanza nelle Dolomiti vengono ogni anno abbagliati dalla bellezza della Marmolada, una delle montagne più famose di tutta Italia. Merito anche del ghiacciaio perenne presente in vetta, che rende riconoscibile la Marmolada anche da lunga distanza. Qualcosa però negli ultimi anni è cambiato: la regina delle Dolomiti è sempre meno bianca, a causa dell’arretramento del ghiacciaio che prosegue a ritmo incessante. Soltanto negli ultimi tre anni, il ghiacciaio ha perso qualcosa come 9 ettari ogni 12 mesi, praticamente il doppio rispetto al recente passato (quando la perdita era stimata entro i 5 ettari ogni anno).
La ricerca degli esperti dell’Università di Padova
I ricercatori dell’Università di Padova hanno condotto uno studio speciale sul ghiacciaio della Marmolada, traendo come conclusione l’estinzione del ghiacciaio dai qui ai prossimi 15 anni. La ricerca degli studiosi veneti segue un altro studio recente, che aveva invece fissato la scomparsa del ghiacciaio entro 30 anni. Ad accelerare il processo di erosione, oltre le alte temperature registrate in questi ultimi anni, anche la netta riduzione del volume, passata dai 95 milioni di metri cubi dei primi anni Cinquanta del secolo scorso ai 14 milioni attuali (in termini percentuali, dunque, una riduzione stimata dell’80%).
Le diverse stime sui trend
Comunque vada, il ghiacciaio della Marmolada è destinato a scomparire. Oggi quindi non ci si interroga più su come intervenire per fermare ciò, ma su quando verrà detta la parola fine. I ricercatori di Padova hanno fissato tre diversi capolinea temporali, analizzando i trend degli ultimi anni: 2060 se si prende come modello il trend degli ultimi 100 anni; 2045 seguendo invece il modello registrato negli ultimi 10 anni; 2031 se invece anziché prendere come modello di riferimento i trend degli ultimi 100 e 10 anni si prende quello degli ultimi 3 anni.