Al confine tra Austria e Slovenia, due Paesi che fanno parte dell’area Schengen, sta per alzarsi un “muro”. In effetti si tratta di una recinzione, che, secondo quanto comunicato dal ministro dell’Interno austriaco, servirà a canalizzare e controllare più attentamente il flusso dei profughi. Johanna Mikl-Leitner smentisce in modo categorico che l’Austria stia organizzando “orbanizzazioni” alla frontiera con la Slovenia, ma nello stesso tempo parlando di migliaia di persone che tentano di passare la frontiera contemporaneamente, conferma la necessità di canalizzarli, operazione che può avvenire solo utilizzando dei blocchi.
Il ministro austriaco ha anche confermato che di questa iniziativa sono stati portati a conoscenza sia la Slovenia che l’Unione Europea, nelle persone di Juncker, presidente della UE, e Avramopoulos, il commissario competente per i profughi. E’ una soluzione che non ha alternative, secondo Johanna Mikl-Leitner, e la decisione è stata sostenuta anche dal presidente austriaco, Heinz Fischer, che parla di un’Austria “arrivata al limite delle proprie possibilità”. Die Presse, un quotidiano austriaco, ipotizza che la decisione presa dal governo del suo Paese potrebbe dar vita al cosiddetto “effetto domino”, con costruzione di simili sbarramenti da parte di altri Paesi. In Slovenia è stato convocato il Consiglio di Sicurezza nazionale e potrebbe arrivare una decisione simile riguardo al confine con la Croazia. Di diverso parere è invece Aleksandar Vucic, premier serbo, che ha affermato che il suo paese non costruirà nessuno sbarramento, in quanto il popolo serbo non teme il contatto con le altre popolazioni ed è in grado comunque di proteggere i suoi interessi con altre azioni.
Nello stesso tempo si alza anche la tensione esistente tra l’Austria e la Germania: nei giorni scorsi la Csu aveva attaccato Vienna lamentando il passaggio di troppi profughi dal confine tra i due paesi, poi è arrivata la notizia riportata da “Bild”, secondo la quale anche i profughi intenzionati a rimanere in Austria verrebbero portati quasi a forza alla frontiera con la Germania, spingendoli ad attraversare il confine. Crescono anche le tensioni in seno al governo tedesco, con Horst Seehofer, capo della Csu che ha minacciato pubblicamente di abbandonare la coalizione con la Cdu, se Angela Merkel non cambierà strategia entro domenica prossima. Un incontro tra i due, allargato anche a Sigmar Gabriel, capo della Spd, è stato messo in programma per sabato.