Si registrano ingenti danni nella provincia di Lecco. Evacuate e poi fatte rientrare 600 persone a Dervio, mentre a Como è stato chiuso il Lungolago.
Il maltempo ha colpito pesantemente la Lombardia: piogge, allagamenti, smottamenti e frane hanno obbligato le autorità a chiudere diverse strade e a evacuare migliaia di persone a scopo precauzionale. La regione intanto sta calcolando i danni ed è intenzionata a chiedere lo stato di emergenza. A Como si è assistito all’esondazione del Lungolago, mentre la situazione più complicata si è registrata nel Lecchese dove è stata diramata un’allerta per il rischio del crollo della diga di Pagnona: nel pomeriggio fortunatamente è rientrato l’allarme. Enel Green Power ha diramato una nota in cui assicura la tenuta e il pieno funzionamento della struttura.
Per garantire l’incolumità dei cittadini è stato predisposto un piano di evacuazione per più di 800 persone nei comuni della Valsassina. A Dervio si è verificata la situazione più preoccupante dove 600 persone sono state evacuate; in serata il Viminale ha comunicato il rientro degli evacuati nelle proprie abitazioni. Anche in provincia di Sondrio e in Valle Spluga si sono registrati disagi per colpa degli allagamenti e dall’ingente quantità di fango e detriti che hanno precluso la circolazione sulle strade. Il torrente Lesina, in Valtellina, risulta gonfio di acqua e rischia anch’esso di esondare.
Nel Bresciano si sono registrati circa 60 interventi dei vigili del fuoco per allagamenti e alberi caduti. in località Mazzunno è stato necessario evacuare 60 persone per una frana che ha isolato il paese. Anche le valli bergamasche sono state colpite duramente dalle piogge. La Coldiretti ha stilato un bollettino dei danni alle coltivazioni e ha segnalato l’innalzamento del fiume Po che in punti specifici si è innalzato di 1 metro in sole 24 ore.