Oggi, 24 Novembre, viene inaugurata alla Triennale di Milano una particolare esposizione contemporanea, dedicata ad Elio Fiorucci, per illustrare i cambiamenti stilistici e le trasformazioni della moda italiana dell’ultimo ventennio, a partire dal 1 Gennaio 1998. La scelta di questa data non è per nulla casuale, dal momento che segna il passaggio ad un mondo digitale e dominato dal Web. Inoltre, dal 1998, sono passati esattamente 10 anni dalla grande crisi globale che ha colpito l’Economia mondiale mettendo in discussione la post-modernità. Tre sezioni, Vocabolario, Narrazioni e Biografie, con l’intento di rappresentare il Made in Italy contemporaneo con la presenza di più di un centinaio tra designer e brand, fotografi, illustratori, videomaker, tutti selezionati dai curatori della mostra Paola Bertola e Vittorio Linfante supportati da un comitato scentifico.
Il termine vocabolario è stato scelto per illustrare le caratteristiche distintive della moda che si trova perennemente in uno stato di evoluzione e riscrittura. Lo scopo principale è quello di definire e fissare il nuovo linguaggio della moda italiana. Ciò si ottiene attraverso dei lemmi che esprimono i concetti chiave del Made in Italy, che vengono rappresentati da istallazioni che rappresentano tutto il processo di creazione che sta alle spalle del prodotto finale.
Nell’area Narrazioni viene illustrato il sistema di comunicazione e promozione relativo ad un determinato concetto, ovvero media, fotografia, web, editoria. Mentre nell’area Biografie ci si concentra sulla vita di personalità e brand che hanno fatto la storia della moda Italiana. Non solo gli storici protagonisti del passato, ma anche le nuove leve del Made in Italy che partendo dal passato hanno creato nuovi stili al passo coi tempi.