Altro che agenzie di incontro o programmi televisivi in stile “Scene da un matrimonio” che mettono in piazza sentimenti e delusioni. La nuova frontiera per le donne che siano in cerca della propria anima gemella si chiama Bumble. Ed è raggiungibile a tutte. Meglio ancora: a portata di smartphone.
Ideata e messa a punto da quella Withney Wolfe che già aveva messo a disposizione delle single il social network Tinder, la new entry è un’applicazione all’insegna del più evoluto femminismo: prevede che sia il cosiddetto sesso debole a fare il primo passo, a decidere se e chi incontrare.
Ma come funziona, esattamente, la nuova arma a disposizione di chi sogna abito bianco e confetti? Semplice: sfruttando il sistema gps dei dispositivi mobili (cellulari di nuova generazione) è in grado di individuare e segnalare gli uomini “liberi” in zona, a patto ovviamente che anche questi abbiano installato e attivato Bumble sul proprio telefono.
Ma è a questo punto che i ruoli si invertono: anzichè rassegnarsi ad attendere che sia il cavaliere di turno a farsi avanti come forse vorrebbe un datato Galateo, spetta solo e soltanto alle donne stabilire quale papabile fidanzato contattare. L’importante, nel caso dovesse ritenere che valesse la pena tentare l’abbordaggio, è che lo faccia entro 24 ore dalla comparsa della preda nel suo campo visivo. Scaduto questo termine, infatti, il profilo dell’uomo in questione scomparirà per lasciare spazio a nuove ipotetiche alchimie.
Un sistema, quello ideato dalla Wolfe, che nelle intenzioni della stessa ideatrice dovrebbe rendere molto più facile intrecciare le esigenze delle donne a caccia del compagno ideale e degli uomini ancora “sul mercato”, per così dire.
Funzionerà? Davvero si celebreranno matrimoni nati da un tocco sul touch screen del proprio telefono? Difficile a dirsi, al momento. Ma quel che è certo già dai primi passi della nuova app, è che circa 20 mila utenti in tutto il Mondo l’hanno sperimentata entrando in contatto tra loro. Forse solo una piccola parte di questi troverà poi il lieto fine e coronerà il proprio sogno d’amore come nei migliori fotoromanzi, ma è innegabile che poter contare su questo tipo di tecnologia rappresenti un grande vantaggio per chiunque voglia trovare la propria anima gemella. Soprattutto se a cercarla è quel versante femminile che purtroppo più volte (come insegna la cronaca di conoscenze on line sfociate in qualcosa di poco spiacevole) inseguendo la chimera di un amore è diventato vittima di un sistema di incontri al buio che lasciano all’universo maschile il privilegio dell’iniziativa. Con tutti i rischi e le pericolose derive del caso.
Insomma, ben venga un app che lascia alla metà rosa del creato la libertà e la chance di gestire la propria vita sentimentale, selezionando i papabili partner e lasciandosi sempre aperta la possibilità di proseguire la ricerca in caso di risultati inferiori alle aspettative.
Anche questo è sintomo dell’evoluzione dei tempi, in fondo. e le donne, poco ma sicuro, non potranno che apprezzare. Se poi il tutto si gioca in piena sicurezza attraverso lo schermo di un telefonino, meglio ancora; altro che agenzie e dichiarazioni sotto i riflettori, le nuove coppie felici nasceranno in un tocco. Meglio ancora: in un colpo di Bumble.