Effettuare una telefonata oppure inviare un messaggio al cellulare di amici e parenti, quanto ci si trova al di fuori del proprio Paese, ma sempre sul suolo europeo, ha rappresentato un grosso problema in termini di costi.
In passato infatti, inviare un semplice messaggio veniva a costare parecchio: si parla di circa venti centesimi, e in alcune occasioni anche di più, e di diciotto centesimi circa per ogni minuto di conversazione, compreso lo scatto alla risposta.
Questa problematica del roaming è stata affrontata nella scorsa notte dal Parlamento Europeo che, dopo dodici lunghe ore di lavoro, è arrivato ad una conclusione che sicuramente renderà felici i cittadini di tutta l’Europa: il roaming, ovvero i costi aggiuntivi, non saranno più presenti a partire dal 2017.
Il cambiamento rappresenta una notizia innovativa ed interessante, visto che anche un italiano potrà mandare un messaggio mentre si trova in Francia, pagando solo la somma di denaro che andrebbe a a spendere compiendo la stessa azione in Italia.
Ma per dare un anticipo di questo cambiamento, i costi del roaming sono stati dimezzati: questi saranno pari a cinque centesimi per il costo di un minuto di telefonata, due centesimi per messaggio e cinque per ogni mega di connessione consumati.
I costi ridotti però sembra non abbiano affatto convinto i cittadini europei, che ora hanno il timore di un cambiamento da parte delle compagnie telefoniche.
Secondo molte persone infatti, queste potrebbero aumentare i costi del servizio sul territorio nazionale, ovvero far lievitare il prezzo di un messaggio oppure di un minuto di chiamata effettuato sul territorio nazionale verso un numero presente nello stesso Paese.
La decisione da parte delle compagnie telefoniche ancora è rimasta segreta, visto che queste stanno cercando di trovare una soluzione per poter evitare una perdita economica importante, visto che per loro il roaming rappresentava un guadagno costante e soprattutto sempre presente.
