La vicenda della nave Gregoretti
Esattamente un anno fa, complice il Movimento 5 Stelle all’epoca suo alleato, l’ex ministro Salvini era stato salvato dal processo in una situazione molto simile, quello della nave Diciotti. Questa volta l’esito è stato diverso e il Senato ha dato il via libera per il processo che vedrà imputato appunto Matteo Salvini che dovrà difendersi dall’accusa di sequestro di persona. La vicenda è nota: alla nave militare italiana Gregoretti per 4 giorni fu impedito l’attracco nel porto di Augusta e solo dopo lunghe trattative fu concesso lo sbarco dei 131 migranti salvati in mare dopo che la nave sulla quale viaggiavano era colata a picco.
La reazione di Salvini
L’intervento in aula di Salvini subito dopo il voto lo vede un po’ provato. Ammette che il voto della maggioranza è schiacciante ma conferma di non essere pentito di quanto fatto perché la difesa dei confini nazionali è un dovere di ogni cittadino italiano. Difende, dunque, le sue scelte e accusa il Governo di essere fuggito in quanto assente fra i banchi di Montecitorio. Aggiunge di aver ignorato i consigli di quanti lo invitavano a non farsi processare e di non aver paura della verità, tanto da aver invitato i suoi ad astenersi dal voto per non influenzarne i risultati.
I commenti di FdI, M5S e Pd
Immediate le reazioni degli altri leader politici. Vito Crimi, capo del M5S, accusa l’ex ministro di essere confuso e di non dire ciò che davvero pensa avendo cambiato più volte idee sull’opportunità di farsi processare o meno. L’alleata Giorgia Meloni di FdI invita invece Salvini e tutto il centrodestra a restare unito per le prossime regionali. Ma la replica della Lega non si fa attendere e insiste sulla necessità di aria nuova per riuscire a vincere le prossime elezioni.