Sembrano esserci segnali che fanno ben sperare in merito alla possibilità di un punto d’incontro tra Europa e Italia, almeno per quel che concerne la spinosa questione immigrazione.
Infatti, secondo quanto riferito da un’attendibile fonte della Commissione Europea:
“L‘Italia si è finalmente seduta ad un tavolo tecnico per studiare i contenuti di una possibile intesa”.
Notizia, questa, che arriva direttamente da Varsavia, città del centro direzionale di Frontex, polizia di frontiera europea.
Stando alle ultime notizie, questo mercoledì il nostro Ministro degli Interni Angelino Alfano volerà a Bruxelles per un faccia a faccia con Cecilia Malmstroem, commissaria Ue agli affari interni: l’incontro dovrebbe servire a definire alcune priorità e a decidere in che modo l’Europa intende aiutare in modo concreto l’Italia per risolvere la questione immigrazione. Inoltre, sempre secondo la fonte di Bruxelles:
“Nel Consiglio dei Ministri dell’Interno di Ottobre, l’Italia darà l’annuncio ufficiale che intende sospendere Mare Nostrum“.
Al contempo, però, dovrebbe nascere un Frontex bis ad opera di alcuni Stati membri e della Commissione Europea.
In altre parole, l’idea sarebbe quella di porre rimedio ad uno dei limiti insiti nel Mare Nostrum, che non ha di certo contribuito a porre un freno alle traversate a corto raggio:
“Se il dispositivo di Mare Nostrum indietreggia al limite delle acque territoriali italiane e maltesi, i trafficanti dovranno rivedere le modalità e il numero dei viaggi”, ha spiegato la fonte della Commissione.
Contemporaneamente, si punta a dare vita ad un dispositivo di salvataggio che coinvolga uomini e mezzi di altri paesi europei:
“Potrebbe nascere intanto un Frontex dei Paesi europei rivieraschi, e cioè mezzi e uomini spagnoli, francesi e italiani. E poi Germania e Finlandia potrebbero contribuire anche loro all’operazione”.
Intanto, dal nostro Ministero dell’Interno arrivano parole che fanno intravedere la possibilità di trovare un accordo:
“La nostra opzione rimane quella che Frontex subentri a Mare Nostrum. Ma se questa linea non dovesse passare, siamo pronti a valutare tutte le altre opzioni”.