In Australia il reality tocca il fondo: in Siria, sotto i colpi dell’Isis ed è polemica
L’ Australia, un Paese (come tanti, ndr.) dove convivono opinioni molto controverse sull’integrazione di rifugiati politici e profughi. La questione viene spesso affrontata anche in televisione, al fine di cercare di offrire uno spunto di riflessione più sano e costruttivo.
Uno dei programmi cardine di questo tipo è “Go back to where you came from“, che letteralmente significa “torna da dove sei venuto” e che punta sempre la propria attenzione a stimolare un dialogo critico su questo caldo tema.
Questo programma ha ideato e mandato in onda un reality show che per molti ha veramente superato il limite. I tre concorrenti sono stati selezionati in seguito alle loro rigide idee sul problema dell’immigrazione. Per meglio far comprendere loro le motivazioni di chi arriva in Australia, sono stati mandati in Siria per apprendere dal vivo cosa i rifugiati hanno vissuto.
L’idea prevedeva il passaggio in Iraq ed il gruppo era stato affidato alla supervisione dei peshmegra dell’YPG. Una volta all’interno del Paese, Kim, Andrew e Nicol avrebbero dovuto ascoltare le testimonianze delle persone che era riuscite a sopravvivere a quella violenta guerra. Purtroppo in certi luoghi, non è possibile prevedere realmente tutto quello che succederà. Il gruppo è stato così preso di mira da un gruppo di miliziani dell’ISIS.
Il finale della storia e di una pagina televisiva, in ogni caso assurda nel mischiare schemi da fiction ad una drammatica realtà, è comunque positivo, dato che nessuno ha subito danni alla propria persona. C’è da scommettere, tuttavia, che un’esperienza del genere possa, oltre che cambiare le idee di una persona, segnarla veramente per il resto della sua vita.
Una paura del genere non si può dimenticare ed anzi, forse se non potrà convincere chi non lo è ad aprirsi all’immigrazione, quanto meno lo aiuterà a comprendere motivazioni di chi, in Australia come negli altri paesi sviluppati, fugge nella speranza di intraprendere una nuova vita senza guerre e miseria.
