In Libia continuano i raid aerei egiziani, ieri decine di vittime tra i guerriglieri dell’Isis
In Libia il caos provocato dall’Isis non accenna a diminuire, ed anche nella giornata di ieri, aerei dell’aviazione egiziana hanno compiuto nuovi raid, almeno sette, contro le postazioni dei guerriglieri islamici in territorio libico. Raid che secondo le prime informazioni hanno causato decine di vittime.
Il presidente Abdel Fattah al-Sisi, parlando dei raid aerei, difende questa tattica della sua aviazione definendola come un diritto di autodifesa da parte del suo paese. Lo stesso al-Sisi ha fatto conoscere il suo appoggio alla proposta di François Hollande, proposta con la quale il presidente francese chiedeva l’approvazione, da parte delle Nazioni Unite di una risoluzione che permetta la creazione di una forza internazionale che combatta sul campo i miliziani dell’Isis.
Il presidente egiziano ha confermato il consolidamento dell’asse tra il suo paese e la Francia riguardo ai problemi che stanno martoriando la Libia, ed ha dichiarato che non ci sono possibili alternative e che sia il governo libico che il popolo hanno chiesto di agire contro l’Isis.
I raid aerei egiziani si sono concentrati su postazioni dei miliziani nella zona di Derna. Anche il Ministro degli Esteri del Cairo, ha parlato di reazione ed attacco dovuti alla pubblicazione del video, come misure di autodifesa a protezione della propria popolazione, e si dice certo che la questione di questo diritto sarà compresa.
La situazione della Libia sarà anche al centro dei colloqui che Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, avrà sia con autorità egiziane che statunitensi nel corso della corrente settimana, e nel corso dei colloqui sarà affrontata anche la possibile azione in Libia, che fino a questo momento è comunque esclusa da parte della UE.
Riguardo alle notizie che circolavano e che dipingevano due città importanti come Tripoli e Sirte in mano agli estremisti dell’Isis, ha parlato anche l’ambasciatore Giuseppe Buccini Grimaldi, inviato speciale del Ministero degli Esteri in Libia. Buccini Grimaldi ha parlato di una situazione grave, ma che non deve essere assolutamente drammatizzata e che le notizie riguardo alla conquista delle città da parte dell’Isis non sono veritiere. Anche secondo Bernardino Leon, rappresentante speciale in Libia delle Nazioni Unite, la crisi è ancora “gestibile”, ma serve un intervento rapido in questo senso da parte della comunità internazionale.
[…] situazione che si è venuta a creare in Libia si sta facendo di ora in ore più grave. L’avanzata dei membri dell’Isis pare essere […]
[…] L’Isis è riuscito così ad abbattere anche le ultime resistenze di Al-Baghdadi, che aveva strenuamente resistito all’assedio dei terroristi sin dallo scorso gennaio, quando erano iniziate le ostilità. La città costituiva una delle poche roccaforti rimaste sotto l’amministrazione del governo iracheno, ma poche ore fa è definitivamente caduta sotto il dominio dell’Isis. […]