Non si placano le polemiche dopo l’incidente aereo dell’Airbus A320 della Germanwings. Il mezzo è precipitato al suolo in territorio francese, provocando la morte di 150 persone.
A distanza di giorni dal terribile schianto, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la vicenda anche se la verità che poco alla volta sta emergendo sembra essere davvero sconvolgente. Sarebbe stato il copilota Andreas Lubitz a causare di sua spontanea volontà l’incidente. Nelle ultime ore emergono altre novità: gli inquirenti, infatti, hanno perquisito le due abitazioni del copilota di 27 anni trovando degli indizi ritenuti interessanti, indizi che, però, non sono ancora stati rivelati.
Certo è che la vicenda ha destato scalpore anche per un altro motivo: Andreas aveva superato tutti i test psicologici ed aveva ottenuto delle certificazioni che avevano attestato le sue ottime qualità. Nel 2009, però, secondo quanto riporta la testata tedesca Bild, Andreas era finito in depressione e da allora veniva regolarmente sottoposto a trattamenti medici.
Le perquisizioni e le indagini della polizia sono finalizzate a comprendere quale possa essere stato il motivo che ha spinto l’uomo a compiere questo folle gesto. La casa che è stata sottoposta a maggiori controlli è quella dei genitori di Andreas. Pare, infatti, che il copilota trascorresse in quest’abitazione gran parte del suo tempo. Gli inquirenti hanno prelevato un computer ed altri interessanti oggetti che potrebbero aiutare gli agenti a capirne di più.
Il portavoce della polizia Markcus Niesczery ha dichiarato che a casa dell’uomo non è stato trovato un vero e proprio biglietto d’addio ma è stato, comunque, individuato qualcosa di interessante, utile a comprendere cosa abbia indotto Andreas a fare l’insano gesto e a far precipitare l’aereo contro le montagne francesi, provocando non solo la sua morte ma anche quella di altre innocenti 149 persone.
L’incidente si è verificato quando il comandante si è momentaneamente assentato per andare in bagno. A quel punto il copilota è rimasto solo al comando del mezzo. Quando il suo collega ha provato a rientrare in cabina non ha ottenuto risposta, pur bussando diverse volte con veemenza.
Oltre alla casa dei genitori, Andreas aveva un appartamento a Dusseldorf che in passato aveva condiviso con la sua fidanzata. Proprio a proposito di questo, sembra che la storia tra i due fosse finita e, dunque, sarà importante approfondire anche quest’aspetto della vita privata di Andreas per comprendere se e quanto abbia inciso nel suo assurdo gesto.
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