CONTINUA L’ASSEDIO – Sembra oramai essere entrata nel vivo la campale battaglia che, in questi giorni, si sta combattendo in Iraq attorno alla città di Mosul: l’obiettivo delle forze speciali irachene e dei Peshmerga del Kurdistan è quello di espugnare finalmente quella che è una delle roccaforti dell’ISIS nella zona.
Dopo che ieri era giunta la notizia della morte di un soldato statunitense, impegnato nella task force della coalizione internazionale, la controffensiva del sedicente Califfato Islamico oggi ha fatto segnare una escalation: nelle ultime ore, infatti, i guerriglieri di Daesh hanno lanciato un attacco a sorpresa a Kirkuk, nel nord del Paese, a soli 170 km da Mosul. Secondo quanto si apprende, decine di kamikaze hanno preso di mira degli avamposti della polizia irachena e alcuni edifici governativi, dirigendosi successivamente anche verso la centrale elettrica situata poco al di fuori del centro abitato.
GLI ATTACCHI KAMIKAZE – La serie di attacchi sferrati dall’ISIS probabilmente hanno una doppia valenza: mostrare innanzitutto che le truppe islamiste non sono in rotta ma, anzi, sono pronte a difendere Mosul; in secondo luogo, alleggerire la pressione dell’avanzata dei Peshmerga che continuano a liberare dei villaggi nelle aree attorno alla città.
Stando ad alcuni media locali, non tutti gli assalti dei kamikaze sarebbero andati a segno: sono infatti 16 i combattenti jihadisti uccisi, anche se si segnalano comunque gravi perdite tra i soldati iracheni e i semplici civili. La situazione è tuttavia in divenire dal momento che alcuni cecchini dell’ISIS sarebbero ancora appostati sui tetti di Kirkuk e, anche se circondati dalle forze di polizia, non paiono intenzionati ad arrendersi. Ad ogni modo, nonostante questo colpo di coda di Daesh, sembra che Mosul possa davvero capitolare nei prossimi giorni: per i ribelli si tratterebbe di una conquista strategica poiché priverebbe il Califfato del suo centro nevralgico e ne colpirebbe duramente anche l’immagine.