Isis: allarme lanciato da un Ministro libico ” Terroristi in viaggio verso l’Italia”
È di ieri la notizia che il ministro Libico (Omar al Gawari che ricopre la carica di Ministro dell’informazione), a margine di un recente convegno, che si è tenuto in Egitto, ha evidenziato come migliaia di terroristi siano pronti a giungere sulle coste nazionali. L’importante personalità politica, ha posto l’accento di come l’esercito libico non sia in grado di contrastare questa minaccia, non avendo nè la tecnologia adeguata nè gli strumenti adatti, per bloccare quella che di fatto potrebbe rivelarsi una minaccia per tutta la Comunità Europea.
Gawari ha poi posto l’accento come l’embargo internazionale non permette né all’esercito, né tanto meno alla marina libica, di avere le armi necessarie per combattere i terroristi appartenenti allo stato islamico. Il suo pensiero è che un eventuale allentamento delle regole, imposte dalla Comunità internazionale, il cosiddetto embargo potrebbe portare ad una maggiore sicurezza di tutta Europa e non solo dello stato Libico. Il Ministro dell’informazione libico ha mostrato anche un certo orgoglio nazionale in un passaggio del suo intervento. Egli ha infatti assicurato che la Libia non vuole armi in regalo dagli alleati, ma pagherebbe le armi utilizzando le proprie risorse economiche.
L’esponente del governo non ha voluto rendere noto le fonti che hanno evidenziato la notizia, limitandosi a riferire come esse siano molto vicine al governo di Tripoli.
Le dichiarazione del politico hanno però incontrato forte scetticismo presso gli organi di intelligence sia Italiani che internazionale. Uno 007 nostrano che non ha voluto rendere note le generalità, pensa che la presa di posizione si da ricondurre alla volontà del governo libico di avere una distensione delle ferree regole che evitano l’introduzione di armi e munizioni, all’interno del territorio libico. Una fonte francese fa inoltre notare come non è la prima volta che un allarme del genere viene lanciato, ma fino a questo momento nessun “riscontro oggettivo” è mai emerso, relativamente all’infiltrazione di terroristi su barche dei migranti.
Giova ricordare che l’embargo in Libia è attivo dal 28/02/2011 grazie ad una risoluzione del Consiglio dell’Unione europeo, la decisione è stata presa in virtù delle persistenti e reiterate violazioni, dei diritti umani. La rappresentante politica dell’Unione, nella serata di ieri ha rilasciato una nota che evidenzia come allo stato attuale non ci siano le condizioni per poter prendere in considerazione una revoca dell’embargo.
La Polizia Italiana ha da parte sua reso noto che i controlli sui migranti provenienti nel nostro paese, continueranno ad essere “pregnanti” e tenderanno a mantenere un elevato grado di sicurezza, che eviti l’infiltrazione di persone pericolose.