Una vendetta per la crociata francese contro l’Islam. Così viene definita dai jihadisti di Jund-al-Kilafa la decapitazione di Hervé Pierre Gourdel, turista francese rapito in Algeria e da diverso tempo in mano ai terroristi islamici.
Il video di 5 minuti, in cui viene mostrata in diretta la decapitazione del cittadino francese, sarebbe quindi un monito di sangue nei confronti del governo di Parigi, reo di appoggiare gli Usa nei raid contro le postazioni Isis in Siria e in Iraq. Due giorni fa una cellula terroristica affiliata all’Isis aveva pubblicato un video in cui veniva mostrato l’ostaggio ed in cui si richiedeva la fine dei raid in cambio della sua vita.
L’ultimatum era di sole 24 ore. Nel video si mostra il prigioniero Hervé Pierre Gourdel che implorava il presidente Hollande di salvarlo dal suo destino. Il governo transalpino aveva confermato l’autenticità del filmato.
Il presidente Hollande, secondo il giornale Le Monde, avrebbe confermato l’assassinio del prigioniero rapito in Algeria. Hollande tuttavia si è detto ancora più convinto delle sue scelte e ancora più motivato nel proseguire i raid e gli attacchi all’Isis, confermando che gli attacchi in Siria e Iraq andranno avanti.
Per domani è prevista la riunione d’urgenza del consiglio di difesa. Nonostante la situazione, quindi, il governo di Parigi non sembra intenzionato a scendere a patti con ricattatori e terroristi. Dopo la decapitazione, nel video diffuso dall’Isis, segue un terrificante monito di sangue verso la Francia, colpevole secondo gli Jihadisti, di essere l’unico paese europeo al fianco degli Stati Uniti negli attacchi all’Isis.
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