Tuona maestosa la voce di Al Baghdadi, califfo a capo dello Stato Islamico che negli ultimi anni ha seminato morte e terrore non solo in Siria e Iraq, ma anche nel resto del mondo. A undici mesi di distanza dal suo ultimo messaggio audio, il boss dell’Isis si rivolge direttamente ai suoi miliziani, che nelle settimane passate hanno perso sempre di più terreno fino a perdere quasi tutte le loro postazioni conquistate dal 2013 a oggi.
L’Isis in questo momento è assediata dalle forze nemiche presso la città di Mosul, ultima roccaforte degli jihadisti e capitale del califfato. Proprio a loro si è rivolto Al Baghdadi, invitandoli a lottare fino alla morte contro gli assalti dei ribelli e dell’esercito di Assad, sempre più convinti che alla morte del Califfo coincida la fine dello Stato Islamico.
Resta ancora qualche dubbio sulla data effettiva in cui il messaggio è stato registrato, ma si tratta sicuramente di un audio registrato dopo il 17 ottobre. Nel suo messaggio Al Baghdadi attacca non solo i miliziani ribelli, ma anche l’Arabia Saudita e la Turchia, invitando gli jihadisti a colpire le due nazioni ree di aver tradito, secondo il Califfo, la causa dell’Isis.
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