Isis: Ritorno al Medioevo, in Iraq amputate le mani a 3 donne, colpevoli di avere usato uno smartphone
Sembra una notizia da film di fantascienza, eppure è successo veramente.
Siamo in Iraq, nella cittadina di Mosul, considerata il punto nevralgico del gruppo terrorista Isis e quello che è accaduto ha dell’incredibile e lascia tutti con l’amaro in bocca.
Per punire l’uso di uno smartphone, accessorio assolutamente proibito, così come è bandito totalmente l’utilizzo di internet, giunge la notizia dell’applicazione di severe punizioni contro donne e uomini.
Alle donne è toccato come sempre, il castigo più duro: amputate le mani senza possibilità di appello.
Agli uomini è andata meglio, forti della fortuna di essere nati maschi, hanno comunque subito la tortura di una trentina di frustate nella schiena. 3 donne e 5 uomini. Otto persone la cui unica colpa è stata quella di aver osato toccare un dispositivo elettronico considerato come simbolo per eccellenza del nemico, un “male” occidentale.
Secondo queste folli leggi che di Islamico non hanno proprio nulla, è peccato e vietato interagire con strumenti che possono veicolare la cattiva influenza degli stati occidentali odiati e combattuti con così tanta ferocia e altrettanta follia.
Probabilmente l’ultima porzione di una vita pseudo-normale, l’unico mezzo per liberare le voci delle tante persone imprigionate in una vita di stenti e follie, è proprio la tecnologia. Un modo per affacciarsi sul mondo esterno, per sognare un’esistenza che non sia solo di guerre e morti. Uno strumento, quello di internet (che, per inciso, i terroristi utilizzano con grande frequenza per diffondere la propria propaganda criminale, ndr) e quello della comunicazione, in grado di informare ed educare le persone a conoscere quali sono i veri nemici. Quelli dell’Isis l’hanno capito ed è per questo che vengono banditi tutti quegli oggetti che potrebbero risvegliare dal torpore di sottomissione a cui vengono quotidianamente imprigionati i popoli che minacciano. L’hanno capito e sono corsi ai ripari.
E in attesa della prossima follia targata Isis, il drammatico spettacolo di una parte di Mondo che sprofonda inesorabilmente in una clima di barbarie e violenze, degno del più buio Medioevo