Italia incapace di fare a meno dell’auto, più di una vettura ogni 2 abitanti, il 20% più della Germania
Una ricerca effettuata dal Centro Studi Continental sulla base di dati e statistiche fornite dall’Aci e dall’Istat è arrivata alla conclusione che che in Italia vi siano 608 automobili ogni 1000 persone e che tale dato arriva a 658,7 ogni 1000 se si prendono in considerazione anche i mezzi diversi dalle auto private ( ad esempio autobus o autocarri). Questi numeri sono nettamente superiori a quella che è la media nel Vecchio Continente, che si attesta a 487 auto ogni 1.000 abitanti e portano il nostro Paese ad essere secondo nella classifica del rapporto tra autovetture circolanti sul territorio nazionale e abitanti: peggio di noi fa infatti solo il Lussemburgo. Decisamente staccate, ad esempio, troviamo la Germania (539), la Francia (512), e ancor più in basso, facendo registrare una media di vetture inferiore ad una su due abitanti, Spagna ed Inghilterra, rispettivamente a 476 e 464.
Un altro dato su cui la ricerca ha posto l’accento è il fatto che sulle strade nostrane è molto più alto il numero di automobili che hanno sulle spalle molti anni di utilizzo. Basti pensare che poco meno del 50% delle autovetture circolanti nel Belpaese sono state immatricolate più di 10 anni fa, mentre la media nel Vecchio Continente si attesta sul 37%. Le auto che, invece, sono state immatricolate meno di cinque anni fa corrispondo al 23% del totale di quelle circolanti e questo dato è inferiore a quello che emerge facendo una semplice media dei numeri fatti registrare negli altri paesi europei: nel resto del Vecchio Continente infatti 1 auto su 3 è stata acquistata meno di 5 anni fa.
Altro dato interessante è quello delle Regioni dove le quattro ruote sono più diffuse. Il dato va analizzato perchè se è vero che ai primi posti vi sono la Valle d’Aosta e il Trentino, va specificato che tale supremazia è dovuta al fatto che nel recente passato in queste Regioni vi era la possibilità di acquistare una vettura potendo usufruire di condizioni assolutamente competitive. Questo comporta che leggendo più attentamente i dati e tenendo conto di tale fattore si può arrivare a dire che la Regione dove realmente il tasso di motorizzazione risulta maggiore è l’Umbria, seguita da Molise e Marche. Quello che emerge scorrendo la classifica in questione è che motorizzazione e ricchezza pro-capite non viaggiano alla stessa velocità, perchè regioni come la Lombardia, Veneto e il Piemonte si trovano in fondo a questa classifica. Il Centro Studi Continental ha spiegato che tale trend è dovuto al fatto che ad incidere sulla decisione di acquistare una macchina vi è anche la necessità causata dai malfunzionamenti dei trasporti pubblici, cosa che spinge molti a fare uno sforzo notevole dal punto di vista economico pur di potersi muovere in autonomia.
Da tale ricerca risulta quindi palese che il nostro Paese appaia come incapace di prescindere dall’autovettura e questo dipende anche e soprattutto da una rete di trasporto urbane ed extraurbane, talvolta, deficitaria sotto molti punti di vista. Inoltre emerge come gli Italiani si stiano sempre più allontanando dai grandi centri urbani e preferiscano spostare il centro della propria vita in periferia: questo ha come conseguenza prima il fatto che per giungere sul posto di lavoro e spostarsi sono costretti ad utilizzare l’autovettura: autovettura che per molti è quella che già possedevano nei primi anni di questo ventunesimo secolo e che al momento non è possibile sostituire con una nuova.
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