Le autorità turche hanno reso noto ieri che un nostro connazionale ha perso la vita durante un incidente, avvenuto nella zona di Karasu, nella provincia di Sakarya nel Nord Ovest della Turchia, a circa 200 chilometri da Istanbul.
L’uomo, Alessandro Angelucci, si trovava in una zona montuosa, quando improvvisamente, probabilmente dopo aver perso l’equilibrio, è precipitato all’interno di un crepaccio profondo una ventina di metri, sbattendo violentemente la testa.
Per Angelucci, subito soccorso dagli altri escursionisti, non c’è stato nulla da fare, la morte è sopraggiunta infatti all’instante.
Il corpo, successivamente recuperato solo grazie all’intervento di una squadra di soccorso specializzata, attrezzata per gli interventi in “ambienti difficili”, è stato trasferito ad Istanbul per l’effettuazione dell’autopsia disposta dal magistrato, volta a chiarire esattamente le dinamiche dell’incidente.
Dalle prime ricostruzioni Angelucci cercava di far notare un insediamento antico ad alcuni studenti, quando a causa forse del fondo sdrucciolevole per l’umidità ha perso l’equilibrio, a nulla sono servite le manovre degli studenti per attenuare la rovinosa caduta.
Angelucci si trovava in Turchia per accompagnare alcuni studenti dell’università di Chieti, nell’ambito di un progetto di scambio Erasmus Plus, che mira ad incentivare gli scambi culturali all’interno delle istituzioni universitarie, la sua specializzazione in Storia Bizantina, lo rendeva perfetto come guida per gli studenti dell’università di Pescara-Chieti che partecipavano allo scambio culturale.
Della vicenda si sta interessando l’ambasciata italiana ad Istanbul, le autorità consolari hanno fatto sapere di stare approntando i documenti per il rientro della salma, parimenti un supporto psicologico è stato predisposto per gli studenti che hanno assistito alla tragedia, studenti che in queste ore vengono sentiti dalla polizia turca.