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Italicum: cosa cambia rispetto al Porcellum, con la nuova legge elettorale

In materia di politica è l’argomento al centro di tutte le conversazioni di questi ultimi giorni, non solo nell’ambito dei Partiti, ma anche in quello dei comuni cittadini. Si tratta dell’”Italicum“, la nuova legge elettorale che sta provocando accese discussioni, ed anche accuse da parte della minoranza nei confronti del Governo, con imprevedibili lacerazioni in seno allo stesso Pd. Nel corso della votazione alla Camera dei Deputati, che ha approvato la legge, infatti come annunciato, si è registrata  anche una spaccatura del PD con 38 deputati, fra i quali gli stessi Bersani, Letta, Cuperlo e Bindi, che non hanno votato. Anche la mossa del Premier, di porre la “fiducia” sul provvedimento, ha suscitato molte proteste da parte di tutte le forze di opposizione.

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Una volta approvato definitivamente, l’”Italicum”, sostituirà il famoso “Porcellum“, la legge elettorale in vigore, che nelle ultime tornate elettorali non è riuscita ad esprimere delle maggioranze in grado di governare con tranquillità, ma esposte alle alzate di testa di questo o quel gruppo.
I cambiamenti che l’Italicum porta rispetto alla vigente legge elettorale sono diversi, ma i più importanti sono quelli relativi al premio di maggioranza, alle candidature “bloccate”, ed alle soglie di sbarramento.
Nel corso del suo iter parlamentare la proposta di legge ha subito una serie di variazioni, minime, che vanno incontro alle richieste delle minoranze, ma sostanzialmente quella che si sta cercando di approvare è la bozza che fu stilata in avvio. Una proposta che arriva dopo che vari Governi, dall’ultimo di Berlusconi, per passare poi a quello “tecnico” di Mario Monti, e quello di Letta, non erano riusciti a portare avanti la riforma elettorale da tutti i gruppi sbandierata come necessaria, ma poi continuamente affossata.

L’Italicum è una legge elettorale valida solo per l’elezione dei Deputati e dopo l’approvazione entrerà in vigore a far data dal 1 Luglio del prossimo anno. Per quanto riguarda invece il Senato, nella proposta di legge di modifica costituzionale, è prevista la sua abrogazione, ma qualora ciò non fosse approvato prima della prossima tornata elettorale, sarà applicata una proporzionale “pura” con preferenze, chiamata “Consultellum“.
Il premio di maggioranza previsto nell’Italicum era già presente anche nei precedenti metodi, il “Mattarellum”, ed il “Porcellum”, ed in questo caso la soglia da superare per poter accedere al premio di “governabilità”, è stata fissata al 40% dei voti. Al Partito od alla coalizione di partiti che ottiene questa percentuale, vanno 340 seggi che rappresentano il 55% del totale dei seggi di Montecitorio, 617.
La percentuale di sbarramento, cioè quella necessaria per ottenere seggi, è stata, invece, fissata al 3% dei voti, dopo che all’inizio la proposta di legge prevedeva il 5%. Al termine degli scrutini del primo turno, se nessuno avesse superato la soglia del 40% si va al secondo turno, quello di ballottaggio, che vedrà in competizione tra loro i primi due Partiti oppure le prime due coalizioni, sulla falsariga di quanto avviene per l’elezione dei Sindaci dei comuni superiori a 15 mila abitanti, ed alla vincente andrà il premio di maggioranza. Una differenza rispetto all’elezione dei sindaci è rappresentata dal fatto che tra il primo turno e quello di ballottaggio, i partiti o le coalizioni, non potranno effettuare “apparentamenti”, ma si dovranno presentare con la stessa “formazione” del primo turno.

Nell’Italicum è stata prevista anche la possibilità di candidature “multiple” per i capilista , con un massimo di 10 collegi nei quali potranno essere inseriti. I capilista poi sono “bloccati”, e sono i primi ad essere “eletti”. Secondo il numero dei seggi conseguiti si passa poi all’assegnazione tenendo conto delle preferenze, che potranno essere solo due e che dovranno essere caratterizzate dalla diversità di genere, cioè un uomo ed una donna. Nel caso le preferenze fossero espresse senza diversità di genere, la seconda sarà automaticamente annullata al momento dello spoglio.

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