Si intitola “L’Angelo di Sarajevo” ed è la nuova fiction targata Rai che racconta la tragedia e l’orrore della guerra attraverso una commovente e appassionante storia di un coraggioso giornalista italiano. Il mini film per la tv andrà in onda il prossimo martedì 20 e mercoledì 21 febbraio e vede il ritorno sul piccolo schermo di Beppe Fiorello, ormai da tempo consacrato attore e poliedrico uomo di spettacolo.
Enzo Monteleone firma la regia di questo sceneggiato liberamente tratto dal romanzo “Non chiedere perchè” del popolare giornalista e volto della televisione Franco Di Mare.
La vicenda si basa su fatti realmente accaduti e ci riporta nell’estate del 1992, durante il difficile periodo della guerra nel territorio dell’ex Jugoslavia. Protagonista della storia è Marco De Luca, brillante giornalista di successo che si offre spontaneamente per seguire i conflitti come inviato di guerra per il telegiornale. Una volta giunto a Sarajevo, De Luca viene subito catapultato nel cuore della guerra su uno sfondo fatto di miseria, orrore e violenza.
Assieme ai suoi fedeli compagni di viaggio, la guida locale Kemal e il cameraman italiano Romano (rispettivamente interpretati nella fiction dagli attori Radoje Cupic e Luca Angeletti) Marco vive una esperienza forte che culmina nel giorno in cui si ritrova coinvolto in un bombardamento nella città di Sarajevo proprio nei pressi di un orfanotrofio. Qui il giornalista si imbatte nella piccola Malina, una bimba di pochi mesi rimasta orfana e abbandonata in quel terribile scenario di guerra.
Sarà un incontro decisivo perchè da quel momento De Luca cercherà in tutti i modi, non senza difficoltà e scelte coraggiose, di prendersi cura della piccola per portarla con sé in Italia.
“L’Angelo di Sarajevo” non è solo una storia di guerra e di orrore ma anche e soprattutto un racconto che parla di amore, speranza e coraggio ed è anche per questo che lo stesso Di Mare, autore del romanzo originale, si è detto molto emozionato per la messa in onda della serie che per volere degli sceneggiatori e produttori ha mantenuto una grande corrispondenza con la versione letteraria della storia.
A proposito di sceneggiatura, è stato proprio Beppe Fiorello a firmare il soggetto per la versione televisiva assieme ad Andrea Porporati e Monica Zappelli.
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