Non si tratta di uno dei classici articoli sul surriscaldamento del pianeta che potrebbe portare a stravolgimenti del mondo come lo conosciamo; la ragione che ha portato alla creazione della spiaggia, con la tipica vegetazione tropicale, e la caratteristica sabbia calda, soffice e bianca, non è da ritrovare, infatti, in un inspiegabile fenomeno naturale, bensì nell’intervento dell’uomo su una struttura preesistente.
A Krausnick infatti, un enorme hangar, progettato inizialmente per ospitare dirigibili, è stato tramutato in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio in cui si alternano foreste pluviali e spiagge da sogno.
Realizzato nel 1938 per la Luftwaffe, e sfruttato in seguito come base aerea dai sovietici, la struttura, alta 400 metri e lunga 1 km, costituisce oggi il Tropical Island Resorts. Nel microcosmo, alla bellezza della natura selvaggia, sono affiancati tutti i tipi di comfort più ricercati: a partire dalle piscine e dai campi da golf.
Per chi decida di provare questa esperienza, sarà tutt’altro che improbabile osservare da vicino dei fenicotteri mentre volano in libertà in direzione della luce solare artificiale.
L’organizzazione offre anche l’opportunità di compiere un tour panoramico dell’intera area su di un pallone aerostatico, e per chi non ne avesse ancora abbastanza, esiste la possibilità di pernottare sull’isola tropicale, o accampandosi direttamente in tenda sulla spiaggia, oppure sfruttando le comodità offerte dal Resort, che propone dei cottage riprodotti secondo lo stile architettonico di diverse nazioni quali Kenya, Thailandia e Samoa.
Insomma, se si è costretti a recarsi in Germania, nazione in cui il clima non è di certo tra i più accoglienti del pianeta, l’opzione di recarsi in un paradiso naturale “artificiale”, non è da scartare!