Quella di Suzuka era una gara iniziata male fin dal principio, con un diluvio che si scatena sulla pista e la safety car a scandire con frequenti interruzioni la gara, mentre l’asfalto si fa via via sempre più ostico e pericoloso. Quando manca ormai poco alla fine del gran premio però, avviene un incidente gravissimo che costringe i giudici ad anticipare la conclusione della gara: la vettura di Bianchi, pilota transalpino in forza alla Marussia, perde aderenza e, uscendo dal tracciato, si schianta contro un mezzo di soccorso giunto precedentemente a spostare l’auto di Sutil, coinvolta in un altro incidente, in quella che sarà sicuramente una giornata da dimenticare per la Formula uno.
Bianchi viene immediatamente soccorso e trasferito in ambulanza in ospedale, dove le sue condizioni appaiono da subito molto gravi. Il soccorso in elicottero non è stato possibile a causa delle pessime condizioni meteo, che hanno impedito ai soccorritori il suo utilizzo.
La direzione di gara e gli addetti alla sicurezza sono stati immediatamente accusati di negligenza a causa della mancata sospensione della gara dopo l’incidente di Sutil. La corsa, infatti, sarebbe dovuta essere sospesa tramite l’intervento della safety car, per permettere ai mezzi di sgombrare il tracciato.
La gru, invece, si trovava a bordo pista al momento del fuoripista di Bianchi. I medici sono immediatamente intervenuti con un operazione alla testa (la zona dove il francese ha riportato i traumi più preoccupanti) ed ora si riservano la prognosi. Lo scopo sarà intervenire per ridurre l’ematoma, che rischia di compromettere seriamente il quadro clinico di Bianchi.
La FIA ha fatto sapere che, successivamente alle operazioni chirurgiche, il pilota sarà trasferito in terapia intensiva.
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