Calcio

La favola del fair-play finanziario: Barca secondo colpo nonostante il blocco, Inter stop Uefa e mercato da triplete

Nella Liga spagnola continuano le operazioni di mercato del Barcellona che, nonostante lo stop agli acquisti fino al 2016 imposto da una sentenza della Fifa, continua a fare shopping in lungo e largo (con tanto di presentazione in pompa magna dei nuovi acquisti) pur sapendo che non potrà tesserare i giocatori sino alla finestra di mercato che si aprirà a Gennaio prossimo. Con questo banale escamotage, pur senza poter contare immediatamente sui giocatori, si aggira il blocco imposto dalle massime autorità calcistiche.

Il primo giocatore ad essere stato acquistato, lo scorso Giugno è stato il centrocampista del Siviglia Aleix Vidal, classe 1989. Per lui il Barcellona ha pagato 10 milioni di euro ed il giocatore si è accordato con la società blaugrana per un contratto di 5 stagioni, e dal momento del raduno si allenerà con i suoi nuovi compagni alla corte di Luis Henrique. In cambio del suo cartellino si era parlato anche di una possibile contropartita tecnica con l’inserimento nell’affare di Denis Suarez, ma alla fine non se ne è fatto niente. Il centrocampista ex Siviglia ha disputato un’ottima stagione sotto la guida di Emery ed ha anche contribuito alla vittoria nell’Europa League, realizzando anche una doppietta, nella gara di andata in casa, alla Fiorentina di Montella. La sua condizione di giocatore in “posteggio” fino a Gennaio, potrebbe essere sfavorevole, ma lui stesso ha accettato la proposta pensando di potersi far valere dal momento del possibile impiego, soprattutto perché arrivata da un club tanto blasonato.

Ora per il Barcellona è arrivato anche il secondo colpo, quello relativo al turco dell’Atletico Madrid Arda Turan, anche lui centrocampista di ruolo. Un giocatore che in passato è stato cercato anche da diversi club italiani, che però non hanno mai affondato veramente il colpo, probabilmente, complici anche le precedenti esperienze dei giocatori turchi nel campionato italiano non esaltanti come dimostrato dai casi di Umit Davala, Hakan Sukur e Emre Belozoglu.
Il talentuoso tornante scuola Galasataray (delle ultime ore anche l’ipotesi di un parcheggio al club più titolato di Turchia sino a Gennaio) era poi finito in Spagna con i Colchoneros, che lo avevano pagato 12 milioni di euro, soldi che erano stati resi disponibili dalla cessione di Aguero al Manchester City. Nel giro di alcune stagioni Arda Turan è di fatto divenuto uno dei migliori centrocampisti della Liga, trasformandosi da ala pura, come era impiegato al Gala, in mezzala con doti di incursore, una trasformazione nella quel ha inciso molto il suo ex allenatore Pablo Simeone.
Il prezzo del suo cartellino è stato alto, visto che si tratta di un totale di 41 milioni di euro, di cui sette di bonus. Con l’acquisto di Arda Turan il Barcellona prosegue nella sua campagna di rafforzamento, che è tesa a creare, con l’eccezione dell’attacco, due squadre perfettamente intercambiabili fra loro per motivi di stanchezza od infortuni, visto che i Blaugrana sono costantemente impegnati in più competizioni ed in varie amichevoli sia ad inizio che a fine stagione, ed inoltre quasi tutti i loro giocatori sono impegnati con le nazionali dei propri Paesi.  Con il colpo di Arda Turan inoltre il Barcellona ottiene anche lo scopo di sottrarre un giocatore forte ad uno degli avversari più pericolosi in Spagna.
Ed alla faccia del blocco, le mosse del Barcellona non si fermano qui; infatti sta portando avanti le trattative per acquisire fin da ora il cartellino del francese Paul Pogba, lasciando per un anno in prestito alla Juventus, ed avendolo solo nella stagione 2016 – 2017, così come – sempre sull’asse Torino-Barcellona, si giocano i destini della nuova promessa del calcio brasiliano, quel Gerson, con cui il club catalano vorrebbe ripetere l’operazione Neymar. Tutta una serie di operazioni di mercato che, unite all’attuale forza del Barcellona, fanno presagire la concreta possibilità di un dominio continentale blaugrana destinato a durare ancora a lungo. E tutto questo in un contesto temporale in cui la squadra protagonista del Triplete non avrebbe potuto fare mercato.

Nell’ambito delle regole sportive un’altra che viene abbastanza disattesa, e a cui a questo punto non crede più nessuno,  è quella del “Fair Play finanziario“, voluta fortemente dall’Uefa e dal suo presidente Platini. Nonostante questo regime di controlli, teso ad assicurare una maggiore solidità dei club e ad evitare le spese folli, in questi anni Real, United e soprattutto Psg sono state protagoniste di acquisti milionari, con giocatori, talvolta, strapagati e inanellando una serie di minusvalenze, tali da far paura a qualsiasi ragioniere di provincia.
Si pensi, ad esempio, alle operazioni della Premier in Italia, con i vari Jovetic, Cuadrado, Borini, gli uruguaiani Ramirez e Abel Hernandez, tutti strapagati per attraversare la Manica e ora in predicato di tornare in Italia in prestito o a costi decisamente inferiori.
Regole del fair-play difficilmente comprensibili anche nello Stivale, con l‘Inter che, lungi dall’essere stoppata sul mercato come annunciato dai vertici di Nyon ( a Maggio multata la squadra di Thohir e la Roma, ndr), è protagonista del mercato più convincente e dispendioso degli ultimi anni, con i Nerazzurri autori di una campagna, qualitativamente e quantitativamente,  che si può definire faraonica, con gli acquisti di Kondogbia, Murillo, Miranda, Montoya, e quelli vicinissimi di Jovetic e Perisic, per una rosa che Thohir vuoel in grado di competere per lo scudetto e la qualificazione in Champions League.
A questo punto legittimo domandarsi perchè non cancellare dal vocabolario pallonaro il concetto di fair-play finanziario se poi, in concreto, rappresenta un limite solo a livello teorico.

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