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La Lazio stecca ancora, Pioli già a rischio Lazio-Udinese 0-1

La quarta giornata di Serie A si è chiusa con il posticipo tra Lazio ed Udinese, partita che è terminata con un risultato per certi versi sorprendente, visto che gli uomini di Stramaccioni sono riusciti a portare a casa i tre punti, che significano terzo posto solitario per loro e crisi nera per la squadra bianconceleste, giunta al terzo stop in soli 360 minuti di campionato. I Friulani, dopo aver trovato il vantaggio poco dopo il primo quarto di match, sono stati encomiabili nella fase difensiva, anche se bisogna ammettere che la Lazio, pur avendo il predominio nel possesso palla, non ha creato eccessivi pericoli alla porta dell’Udinese: insomma, per Pioli la situazione comincia a farsi complicata.

I Biancocelesti si sono presentati con una difesa totalmente diversa rispetto a quella che dovrebbe essere la retroguardia titolare a causa dell’indisponibilità di Gentiletti e Basta (entrambi infortunati) a cui si sono andate a sommare quelle di Radu e di De Vrij (il primo infortunato anch’esso e il secondo squalificato). Pioli ha quindi ridisegnato la difesa buttando dentro Konko, Cana e Novaretti. Tra gli ospiti  invece l’iniziale defezione di Di Natale, a cui Strama ha preferito Muriel, il quale ha così fatto coppia con Thereau, match-winner della serata.

Nei primi 20 minuti la partita non ha offerto spunti interessanti e il primo squillo lo ha prodotto la Lazio: al 21° Anderson fa una sgroppata da centrocampo ma la sua conclusione termina a lato. L’Udinese ha risposto due minuti dopo con Muriel, che con Marchetti fuori causa ha tirato a botta sicura, trovando però l’opposizione di Novaretti. Questa è stata la prova generale per il goal, che è giunto al 26°: Thereau, lanciato da Widmer, si è fatto beffe della difesa biancoceleste e ha portato avanti i suoi. Subito dopo Muriel è uscito per infortunio, ma 10′ dopo Thereau potrebbe chiudere il match: il suo colpo di testa non ha però inquadrato la porta. padroni di casa che non hanno prodotto azioni di rilievo e nella ripresa Pioli ha lasciato Anderson sotto la doccia, mettendo in campo Djordjevic. Dopo un’altra occasione friulana (Kone), la Lazio ha cominciato a spingere, anche grazie agli innesti di Lucic e di Keita: proprio quest’ultimo, dopo una bella punizione di Candreva al 67° ha messo i brividi a Karzenis in un paio di circostanze. Stramaccioni è quindi corso ai ripari, inserendo Belmonte per puntellare la difesa e il bunker dei friulani ha retto fino al fischio finale dell’arbitro, che ha sancito il grande avvio di stagione della prima Udinese senza Guidolin in panchina e la profonda crisi che la Lazio sta attraversando, nonostante un mercato di ottimo livello.

Friulani che volano al terzo posto in solitudine, per Pioli una panchina bollente dopo un solo mese.

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