“Sul palco ho portato le cose migliori che ho imparato negli ultimi 11 anni”.
È così che Simone Al Ani, 27enne di Sirmione con una passione innata per la magia e un’esperienza di artista di strada alle spalle, ha commentato la sua performance di giovedì davanti al pubblico di Italia’s Got Talent. E le sue parole non suonano affatto esagerate alla luce dell’esito della finalissima del programma andata in onda su Sky Uno e in chiaro su Cielo
A colpi di manipolazione dinamica delle sfere, l’illusionista è riuscito a conquistare tanto il quartetto giudicante composto da Luciana Littizzetto, Claudio Bisio, Frank Matano e Nina Zilli quanto il pubblico a casa. Un successo, insomma, che ha permesso al giovane di scalare il podio di ITG lasciandosi alle spalle la crew degli Straduri Killa (giunti al secondo posto al ritmo di break dance) e il duo calabrese degli Shark and Groove.
Un terzetto finale, questo, sopravvissuto a rigorose selezioni che hanno man mano sfoltito il gruppo degli aspiranti vincitori: dei 15 mila iniziali, solo 28 hanno avuto accesso alle semifinali. E di questi 28, solo 12 hanno avuto la possibilità di giocarsi il tutto per tutto giovedì davanti, per altro, a un ospite d’eccezione, vale a dire Simon Cowell, noto per aver creato colossi quali X Factor e (appunto) il format Got Talent.
Insomma, parlare di trionfo, per Simone Al Ani, non sembra una forzatura. Soprattutto se al prestigio si aggiunge una considerazione ugualmente degna di nota: lo scettro di numero uno di ITG, per il 27enne, si trasformerà in un premio da 100 mila euro e nella possibilità di esibirsi a Las Vegas.
Un happy end niente male per un ragazzo abituato a platee ben più ristrette. E niente male nemmeno per la trasmissione stessa, che ha visto chiudersi all’insegna dell’incanto un’edizione non sempre esaltante dal punto di vista di critiche e ascolti. Ma questa è storia vecchia, ormai. Il presente è all’insegna della magia. Quella dinamica e spettacolare di Simone Al Ani.