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La procura di Marsiglia: Andreas Lubitz ossessionato dall’idea di diventare cieco

Dalle indagini in corso presso la Procura di Marsiglia, che indaga sul disastro aereo della Germanwings, nel quale il 24 marzo scorso persero la vita 150 persone, emerge una inquietante verità.
Secondo il PM francese Brice Robin, il co pilota responsabile del disastro sarebbe stato ossessionato dalla paura di perdere la vista e, di conseguenza, di non essere più in grado di svolgere il lavoro che amava; proprio per questo, solo negli ultimi cinque anni, Lubitz avrebbe consultato oltre quaranta medici e specialisti, addirittura sette nel mese antecedente il disastro.

Il dato inquietante che emerge da questa rivelazione è che alcuni dei professionisti interpellati avrebbero ritenuto Andreas Lubitz non più in grado di volare; alcuni medici, addirittura, avrebbero rilevato l’instabilità psicologica del giovane pilota e la sua inidoneità al volo.

Purtroppo, sottolinea la Procura, le norme che impongono la segretezza delle informazioni in campo medico – che in Germania puniscono addirittura con il carcere il professionista che contravviene al dovere di segretezza – hanno impedito che la situazione del co pilota venisse segnalata a chi di dovere.

A giugno Lubitz avrebbe dovuto sostenere un nuovo test di idoneità al volo e, probabilmente, terrorizzato dall’idea di non superarlo, avrebbe avuto un crollo psicologico.
Il PM di Marsiglia ha anche anticipato che ad oggi non sono emerse prove sufficienti per agire contro la compagnia aerea, anche se le indagini sono ancora in corso e non è escluso che possano ancora emergere profili di responsabilità.

Intanto, sul fronte civile, continuano le trattative della compagnia per il risarcimento del danno alle famiglie delle vittime, i cui legali continuano a chiedere chiarimenti circa il ritardo nella restituzione delle spoglie dei defunti.

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