La terra continua a tremare in Sicilia. Dopo le scosse di terremoto registrate nei giorni scorsi, seguite anche dal recente ritorno all’attività eruttiva da parte dell’Etna e dal riacutizzarsi della paura dei cittadini siciliani, i sismografi hanno ricominciato a segnalare attività sotterranee che sono sfociate in terremoti di media intensità.
Nello specifico, l’epicentro della scossa odierna (ore 00:50, magnitudo 4.1) è stato registrato tra Milo, Sant’Alfio e Linguaglossa, vale a dire nell’area orientale del vulcano e facente parte del Parco dell’Etna. Il terremoto è stato percepito distintamente dalla popolazione, tant’è che le persone, in piena notte, sono uscite per strada per paura di eventuali crolli o cedimenti degli edifici.
A tranquillizzare i cittadini ci ha pensato il Dipartimento della Protezione Civile, e più precisamente la Sala Situazione Italia: in seguito alla scossa, di poco inferiore a quella registrata il giorno di Santo Stefano (magnitudo 4.9), non sono stati registrati danni a persone o cose. Tuttavia, la paura è rimasta: il comunicato della Protezione Civile non ha impedito alla popolazione di andare nel panico, anche per via dei timori da parte dei siciliani di possibili nuovi sviluppi relativi all’attività del vulcano.
Con tutta probabilità, la scossa notturna fa parte dello sciame sismico che sta interessando l’isola da due settimane a questa parte.
Ma l’Etna non è l’unico vulcano sotto osservazione da parte degli esperti e degli scienziati. Già, perché i terremoti che stanno colpendo la Sicilia influenzano anche l’isola di Stromboli, con il vulcano che desta preoccupazione sia per via delle scosse che per il maltempo. A tutto ciò si aggiungono le recenti eruzioni avvenute sull’isola, anch’esse legate al fenomeno sismico nell’area siciliana. Gli esperti sono in costante allerta, consci dei problemi che eruzioni più potenti possano verificarsi con maggiore frequenza nei prossimi giorni.