La notizia è stata divulgata ieri, nel corso dell’evento dedicato alla presentazione delle diverse nomination ai premi.
“Fuocoammare” è stato girato sull’isola di Lampedusa frutto di un intero anno di lavorazione, dove con grande maestria il registra ci mostra nel suo film documentario uno spaccato della realtà odierna, intrecciando sapientemente i diversi punti di vista, quello dei protagonisti e dei migranti che giorno dopo giorno arrivano a Lampedusa.
Conosciamo Samuele, il quale trascorre le sue giornate tra scuola, litigi familiari e la passione per la pesca, vi è poi il dottor Pietro Bartolo che ha affrontato in prima persona i problemi legati ai numerosi sbarchi di migranti. Il medico ha raccontato recentemente, in suo libro, le vicende legate ai problemi di salute, alle gravidanze e le innumerevoli morti dei migranti disperati in cerca di speranza e salvezza.
Il film ha già conquistato l’Orso d’oro a Berlino ed ha incantato la presidente della giuria Meryl Streep, infatti l’attrice aveva comunicato a Rosi la sua volontà di vedere Fuocoammare in corsa per gli Oscar.
In una recente intervista, Gianfranco Rosi si è dimostrato entusiasta della nomination e soprattutto del suo lavoro che ha giudicato un film di tutti e per tutti, essendo stato distribuito in ben 60 paesi.
Questa candidatura dimostra che non è sempre necessario avere grandi attori per poter comunicare un messaggio importante come quello del film, il confine tra film e documentario in questo caso è veramente sottile.
In attesa di un possibile altro premio, la pellicola di Gianfranco Rosi ha sicuramente vinto per quanto riguarda la critica e soprattutto per la capacità di portare sullo schermo una vicenda italiana che ha saputo conquistare anche l’estero ed i più scettici cinefili.
Non resta che aspettare la sera della cerimonia di premiazione del 26 Febbraio, la quale si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles per scoprire quali saranno le sorti di questo commovente e struggente film.