Economia

Lavorare all’estero: ecco cosa cercano i vari Paesi stranieri

Le ultime ricerche, tra le quali spicca quella effettuata da ManpowerGroup, si focalizzano sempre più spesso sulle tipologie di lavoro ricercate fuori dal territorio nazionale, e molte sono le professionalità ricercate dalle realtà straniere più gettonate in fatto di espatrio.

Qualsiasi giovane che è intenzionato a partire dovrebbe prima, però, focalizzare l’attenzione su quale sia la Nazione ambita, poichè le differenze di professionalità sono marcate, infatti, da Paese a Paese, e non è raro che una professione molto ricercata in oriente presenti difficoltà d’inserimento nei paesi occidentali.
Ad esempio nei paesi asiatici in forte sviluppo, vedi Cina, India, Giappone le figure ingegneristiche sono quelle più ricercate. La spiegazione è semplice, gli stati puntano su  infrastrutture gigantesche e professionalità di primo livello in questo settore riescono facilmente a trovare un occupazione ben retribuita. In questi paesi la ricerca è attiva anche per lavoratori di livello intermedio, che però siano estremamente esperte nel loro campo quali ad esempio carpentieri e ferraioli.

Di contro in paesi del Nord Europa sono le figure mediche a fare la parte del leone, la Svezia, ad esempio, è eternamente alla ricerca di psicologi e psichiatri, la Germania invece vanta un forte deficienza nell’ambito medico, e nel paese teutonico non sarà difficile trovare lavoro con una laurea medica o addirittura infermieristica.
Il Brasile da parte sua, punta sulla ricerca di periti meccanici ed elettrotecnici di livello intermedio, in Australia i laureati in ortodonzia non faranno fatica ad avere delle buone occasioni, così come gli analisti finanziari troveranno terreno fertile in Irlanda, Belgio e Danimarca ma anche ad Hong Kong e nei distretti finanziari cinesi.

Molte poi sono nel mondo le imprese che hanno difficoltà di trovare manodopera specializzata, la ricerca effettuata dalla società di consulenza, pone l’accento come in Giappone ben l’83% di imprese dichiara di avere difficoltà nel trovare operai specializzati,  tendenza che interessa tutti i comparti produttivi e che rischia di bloccare la produzione interna di molti paesi, (in Perù sono quasi il 70 % le imprese che evidenziano la stessa problematica) e potrebbe, nell’ottica della globalizzazione spinta a cui siamo abituati, essere un ottima risorsa per i nostri giovani disoccupati.
Non si può finire questa carrellata senza soffermarsi sugli esperti della ristorazione, sottolineando come tutti i paesi nel Mondo risultino in costante ricerca di esperti chef, pizzaioli, baristi, addetti di sala, camerieri, mansioni che, anche se spesso sottovalutate, possono  riservare interessanti prospettive di guadagno, ed è per questo motivo che non vanno scartati aprioristicamente

Alla base di tutto ci deve essere la motivazione forte di abbandonare il proprio luogo di nascita, motivazione che diventa a volte indispensabile, soprattutto in virtù della difficoltà a trovare, in Italia, qualsiasi tipo di occupazione stabile.

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