C’era un tempo in cui il mercato era quello estivo, l’unico nel quale non solo si mettevano a segno colpi di mercato, ma anche si pensavano. Nell’era moderna il mercato dura 12 mesi l’anno, ossia non ci si ferma mai, perché anche quando le sessioni sono chiuse e non possono essere messi a segno colpi sensazionali, si lavora comunque, si pianifica, si tessono le tele per il futuro, si programma.
È così che ragionano le grandi squadre, è questa la mentalità di Beppe Marotta che prima ha fatto divenire grande la Juventus grazie alle sue strategie e allo stesso modo sta portando il suo modo di lavorare nell’Inter, che anno dopo anno sta migliorando andando a colmare le lacune in ogni reparto che avesse.
Sistemata la difesa, con acquisti mirati, ha aggiunto pedine importanti in ogni settore, fino alle ciliegine che si stanno dimostrando essenziali e fondamentali per il gioco di Conte come Lautaro Martinez e Romelu Lukaku.
In questo quadro rientrano anche le future mosse che Marotta sta già pianificando per il futuro per rendere ancora più forte una squadra che già è prima in campionato a +9 sul Milan e +10 sulla Juventus, con ancora la partita con il Napoli da recuperare.
Per il futuro si sta pensando, viste le probabili strade di Young e dell’Inter che si separeranno, al rientro di Di Marco ora al Verona che in questa stagione ha già messo a segno quattro reti. L’operazione libererebbe anche un posto sulla lista Champions per il passato del giocatore nelle giovanili dell’Inter, ma la società nerazzura dovrà guardarsi dall’assalto del Napoli, visto che anche De Laurentis è interessato al giovane laterale italiano.
Il Verona ha un diritto di riscatto fissato a 6,5 milioni, ma gli ottimi rapporti tra Verona e Inter potrebbero portare a una sorta di accordo tra gentiluomini magari in cambio di qualche altro giovane interessante proveniente dal vivaio nerazzurro.