La pizza è uno dei piatti che fa parte del made in Italy e che è conosciuta ed amata in tutto il mondo. Nei mesi scorsi la Coldiretti, insieme all’associazione Pizzaiuoli Napoletani e all’associazione presieduta da Alfonso Pecoraro Scanio, aveva proceduto ad una raccolta firme affinché fosse proprio il prodotto tipico della cucina napoletana ad essere candidata a patrimonio Unesco.
Dopo aver raccolto 300.000 firme è arrivata la tanto attesa decisione da parte della Commissione Italiana per l’Unesco. La pizza napoletana è stata candidata a patrimonio mondiale dell’umanità. Una decisione piuttosto importante, se si considera che è giunta proprio nell’anno dell’Expo.
L’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani è un simbolo della bontà e della ricchezza del made in Italy in tutto il pianeta. La scelta è stata ufficializzata dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, presieduta dal prof. Giovanni Puglisi, la quale ha voluto candidare la pizza napoletana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità per l’Unesco per gli anni 2015-16.
Ora saranno 163 Stati, nel periodo che va dall’inizio di aprile del 2015 al 15 novembre del 2016, tramite i valutatori indipendenti dell’Unesco a riconoscere o meno la pizza napoletana quale patrimonio dell’umanità. Insieme alla pizza, concorrerà per l’ambito traguardo la falconeria anche se c’è da dire che quest’ultima arte ha ricevuto una candidatura transnazionale. Questo vuol dire che, per il periodo precedentemente indicato, solamente la pizza napoletana ha ottenuto la candidatura.
L’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio si è detto molto soddisfatto della decisione e ha dichiarato di voler puntare ad ottenere un milione di firme per fare in modo che la pizza napoletana venga riconosciuta patrimonio mondiale dell’umanità. Contento anche il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che ha affermato che il riconoscimento da parte dell’Unesco rappresenta un traguardo importante per l’Italia, una terra da sempre molto conosciuta ed apprezzata per le abitudini alimentari.
Infine, entusiasta anche il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina che ha dichiarato che questo riconoscimento servirà a mettere la pizza napoletana al riparo dai vari tentativi di imitazione di questa pietanza che fa parte del patrimonio alimentare, storico e culturale dell’Italia.
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